Roseto, Pavone non molla: “Giunta da mandare subito a casa. Peggio di un’armata Brancaleone”

Per il leader di Roseto al Centro, Enio Pavone, la maggioranza di centro sinistra che sostiene il sindaco Sabatino Di Girolamo, sarebbe agli sgoccioli, soprattutto dopo la recente presa di posizione di due consiglieri, Adriano De Luca e Achille Frezza.

“L’amministrazione Ginoble-Di Girolamo è a fine corsa e, a sancirne l’epilogo”, sostiene Pavone, “sono proprio i consiglieri di maggioranza, in particolare quelli che “di politica non vivono”, che con i loro giudizi tutt’altro che teneri sul suo operato le stanno, in pratica, staccando la spina”.

Manutenzione, sistemazione delle strade, decoro urbano sono stati gli argomenti messi al centro dell’attenzione da parte di alcuni consiglieri della maggioranza. Non solo da Frezza e De Luca, ma anche da Marco Angelini, Massimo Felicioni e Saverio Marini che in estate avevano presentato un documento con cui ponevano l’accento su alcuni aspetti che riguardano il territorio rosetano.

Ma mentre gli esponenti della maggioranza che hanno in qualche modo criticato l’operato dell’amministrazione allo stesso tempo l’hanno esortata ad una vera e propria svolta amministrativa nei due anni e mezzo di governo che restano, Pavone parla di disastri e di un governo da mandare immediatamente a casa.

La definisce “armata Brancaleone” perché “incapace di governare la nostra città”, dice, “senza fare quotidianamente danni. Le continue uscite pubbliche di pezzi importanti della maggioranza, prima il Pd, il partito del sindaco Di Girolamo, con il suo documento in cui chiedeva un deciso cambio di rotta, poi Roseto Protagonista, con l’ingresso di due nuovi consiglieri e la richiesta di maggiore condivisione nelle scelte strategiche, ora i consiglieri De Luca e Frezza, che senza giri di parole chiedono anche loro un cambio di marcia, imputando all’mministrazione le stesse colpe sollevate dalle opposizioni”.

Per il capogruppo di Avanti X Roseto si tratterebbe di testimonianze di un malessere latente che attanaglia la maggioranza. Esorta proprio quegli esponenti della coalizione che hanno sottolineato che qualcosa non va a compiere un passo coraggioso, a dare un segnale forte, mettendo in minoranza il sindaco dando la possibilità ai rosetani di tornare al voto.

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