E’ il commento dei consiglieri Nicola Petrini e Teresa Nugnes, aggiungendo che “l’incompatibilità, sindaco Nugnes, intanto non è presunta ma acclarata dal segretario comunale e dalla stessa Mastrilli che per aggirare l’ostacolo ha deciso di non ricorrere contro il centro di raccolta e riuso e di revocare la sua firma. Un gesto che Nugnes definisce responsabile e fatto per tutelare l’interesse pubblico! Qui invece l’unica cosa che si tutela è l’interesse privato a rimanere attaccata a una poltrona, perché se davvero fosse interesse pubblico il bene a cui tiene l’assessore Mastrilli, mai avrebbe dovuto indietreggiare su quello che è stato il suo cavallo di battaglia politico visto che ha ottenuto il consenso degli elettori proprio sulla sua campagna di avversione al centro di raccolta e riuso.
Fa sorridere infine l’ingenuità, questa sì presunta, con la quale la Mastrilli finge di non sapere che ci fosse incompatibilità. Un amministratore deve essere preparato e non può proporsi per guidare una città senza la minima conoscenza delle norme che regolano la cosa pubblica.
Ma del resto, così come per la Mastrilli il Covid è stato una manna dal cielo, anche per questa amministrazione si è rovesciato il principio che la legge ammette ignoranza. Dispiace per i rosetani e dispiace per l’imbarazzo che da rosetani proviamo per questo senso di irresponsabilità politica, ma anche di superbia perché non si può pensare di prendere in giro i cittadini accampando senso di responsabilità”, concludono .