Quante Leghe ci sono a Roseto? La domanda sorge legittima viste le indiscrezioni circolate nei giorni scorsi che attribuivano ad Antonio Norante (oggi presidente del Roseto Sharks) un ruolo di regia dietro al consigliere regionale della Lega Pietro Quaresimale finalizzato a indicare Benigno D’Orazio come prossimo commissario provinciale della Lega e Filberto di Giuseppe commissario comunale.
Sempre i rumors indicano in Caterina Longo (compagna dell’assessore Piero Fioretti) una prossima investitura a candidata sindaco in quota Lega a Roseto. Eppure era lei, insieme al deputato Giuseppe Bellachioma e al marito Fioretti la grande assente alla cena di matrice leghista organizzata mercoledì sera alla pizzeria Altrove di Roseto.
Una cena carbonara organizzata dal consigliere regionale Pietro Quaresimale, a cui hanno preso parte proprio Benigno D’Orazio e Filiberto Di Giuseppe con un alcuni imprenditori rosetani. Scopo della cena sembra fosse quello di creare un filo interlocutorio con alcune forze vive del tessuto economico di Roseto in vista della creazione di una nuova classe dirigente e di un percorso alternativo di cambiamento che Quaresimale ha annunciato in opposizione all’amministrazione uscente di Roseto.
Alcuni commensali riferiscono che alla cena erano presenti gli imprenditori Luca Verdecchia, Bruno Pierandozzi, Raffaele Magrini, Bruno Di Giuseppe, ma anche esponenti del mondo politico riferibile al centro destra rosetano come Giannina Candelori, Antonio Iannetti (ex consigliere comunale all’epoca del sindaco Pavone), Martina Alcini (vicina a Casa Pound), e Giada Lozzi (candidata col centrodestra alle ultime amministrative) con il padre Angelo. In ultimo spiccava la presenza di un fuoriuscito del Pd (primo dei non eletti nella lista del partito alle ultime amministrative, Pino Lamedica).
Non c’era Antonio Norante avvistato all’hotel Liberty, anche se egli stesso ha ribadito che le sue frequentazioni con Quaresimale sono legate solo alla passione cestistica. Non si spiega tuttavia come in una cena di tale rilevanza politica fossero assenti Giuseppe Bellachioma e Piero Fioretti (indiscutibilmente i massimi esponenti della Lega a Roseto), ma anche il coordinatore regionale e deputato Luigi D’Eramo.
Legittimo il dubbio di molti simpatizzanti della Lega che, pur consci della forza di Matteo Salvini e dei venti in poppa alla Lega, leggono in questa frammentazione un grande tallone d’Achille che potrebbe azzoppare la coalizione alle prossime amministrative