Roseto. Ripartiamo dal primo dato certo di queste elezioni, la vittoria del ‘nostro’ Marco Marsilio e del centrodestra a Roseto che danno un chiaro avviso di sfratto all’amministrazione Di Girolamo – Ginoble uscita con le ossa rotte anche nel confronto interno con Di Bonaventura cartina al tornasole dei precari equilibri di amministrazione. I rosetani non si sono fatti abbindolare dagli ultimi disperati proclami al fotofinish comparsi sui quotidiani locali in cui si promettevano nuove opere come il distretto sanitario di base, in cui si annunciava la data di inaugurazione (13 Aprile) del Ponte ciclopedonale sul Vomano, in cui si annunciavano manutenzioni e cura del territorio e nel frattempo cadevano lampioni e si chiudevano parcheggi”.
Lo ha dichiarato Francesco Di Giuseppe coordinatore cittadino di Fratelli d’Italia, aggiungendo che “fanno sorridere alcune riflessioni all’interno dell’area del centrodestra rosetano nell’immediato post voto: se tutto l’impegno messo ad accreditarsi nei confronti di Marco Marsilio o con il partito più votato nella coalizione del centrodestra fosse stato messo nella condivisione di un percorso comune di centrodestra, come più volte auspicato dal sottoscritto, forse oggi avremo un consigliere regionale Rosetano al posto di tanti proclami. Abbiamo offerto un opportunità al centrodestra che non è stata colta, invece, assistiamo ancora una volta alla corsa a prendere i ‘meriti’ di un risultato dovuto più a dinamiche nazionali che territoriali come dimostrano i voti di preferenza che sono stati l’esatta metà di quelli di lista, chiaro segno di come a ‘tirare’ sia stato il leader nazionale. Ancora una volta ci troviamo ad essere gli unici nel panorama del centrodestra rosetano ad essersi ‘contati’ assumendosi la responsabilità di una scelta seria e matura riportando più del 5% come Partito (miglior risultato in Provincia di Teramo) e a provare a ragionare come coalizione unita e ringraziamo tutti i rosetani che ci hanno sostenuto credendo nel nostro progetto a dispetto di chi non ci ha messo ne faccia ne simbolo agendo nell’ombra e senza un chiaro ‘endorsement’ nei confronti di qualche candidato. Ora non ci sono più scuse, è giunto il tempo di sederci attorno ad un tavolo per riflettere seriamente, dialogando e costruendo l’alternativa credibile al centrosinistra che parta da subito, chiarendo le prospettive e la visione della Roseto che verrà, iniziando a ragionare su temi e progetti condivisi”.
“E’ tempo anche di fare chiarezza all’interno del consiglio comunale: chiediamo le dimissioni di Nicola Di Marco che ha tradito il centrodestra con cui si è candidato ed è stato eletto nel 2016 per lasciare spazio con le sue dimissioni a Maristella Urbini, la stessa chiarezza la chiediamo al consigliere Mario Nugnes che nascondendosi dietro al ‘civismo’ resta con un piede nel centrodestra in Provincia e con l’altro continua a far votare a sinistra come in queste Regionali, è tempo di dire basta alle ambiguità, al doppiogiochismo e prendersi le proprie responsabilità nei confronti della Città e dei rosetani”, conclude Di Giuseppe.