Perché in ballo ci sarebbero candidature eccellenti. Il condizionale è d’obbligo poiché al momento si lavora solo su un terreno disseminato di ipotesi. Ma qualcosa di più concreto inizia ad emergere. E riguarderebbe due figure di primo piano della politica locale. La prima è quella dell’ex sindaco Enio Pavone, l’altra dell’attuale presidente del Consiglio Teresa Ginoble.
A Pavone sarebbe stata offerta dal centro destra una candidatura. Con quale lista ancora non si sa. Ma il nome dell’ex primo cittadino rosetano, che non disdegnerebbe neppure una nuova corsa a Palazzo di Città tra due anni e mezzo, sta circolando da alcuni giorni negli ambienti del centro destra.
Avrebbe l’appoggio dei movimenti civici di ispirazione cattolica e moderata, come ad esempio Casa Civica, ma anche il sostegno degli alleati storici come Forza Italia e Fratelli d’Italia che hanno governato a Roseto nel periodo in cui Pavone ha ricoperto la carica di sindaco.
Il primo via libera per la candidatura di Pavone sarebbe arrivato proprio da Casa Civica. E’ chiaro che dietro a questo sostegno c’è un discorso legato alle prossime elezioni amministrative nella Città delle Rose con il candidato sindaco che potrebbe essere espresso per il centro destra proprio dal movimento civico guidato dall’ex parlamentare Giulio Cesare Sottanelli che se si liberasse di alcuni incarichi che al momento creano situazioni di incompatibilità con le cariche istituzionali, potrebbe scendere in campo.
Per quanto riguarda Teresa Ginoble, proprio in questi giorni il Partito Democratico starebbe riflettendo sull’ipotesi di schierare alle prossime regionali il presidente del Consiglio di Roseto.
Avrebbe il sostegno non solo del suo partito ma anche di quel mondo moderato che non si riconosce nel centro destra. Lei non si tirerebbe indietro, pur sapendo del difficile momento che il Pd sta attraversando. In seno all’Unione Comunale la candidatura di Teresa Ginoble ha già ottenuto pareri favorevoli.