A Roseto è ormai guerra fredda tra il sindaco uscente Sabatino Di Girolamo e il suo avversario Tommaso Ginoble, esponente di Italia Viva e candidato alle prossime elezioni col sostegno di 4 liste ma senza il simbolo del partito di Matteo Renzi.
In mattinata il primo cittadino ha revocato le deleghe agli assessori Nicola Petrini e Orazio Vannucci, entrambi nelle liste a sostegno dello stesso Ginoble.
“Nella giornata di sabato ho appreso che gli assessori Nicola Petrini e Orazio Vannucci” spiega Di Girolamo attraverso i social, “si sono formalmente determinati a candidarsi con un raggruppamento contrapposto al sindaco loro delegante. Costituendo tale circostanza una rottura eclatante del rapporto fiduciario che deve intercorrere tra sindaco e assessori delegati, nonché una palese manifestazione di non condivisione del progetto politico del sindaco e della sua volontà di portare a termine il lavoro amministrativo in corso, nella mattinata di ieri ho rivolto un appello ai due assessori chiedendo di rimettere nelle mie mani le deleghe in loro possesso per evidenti ragioni di opportunità. Non avendo i due raccolto il mio invito, e ritenendo palesemente rotto il rapporto fiduciario con loro, in mattinata ho provveduto a formalizzare la revoca delle loro deleghe e della loro nomina ad assessori”.
Un’azione, quella del sindaco, che ribadisce il gelo sceso già in maggioranza da almeno 6 mesi. C’è chi imputa a Di Girolamo di non aver agito prima e di essere stato costretto a subire passivamente la presenza di due assessori palesemente schierati da tutt’altra parte. Insomma, la campagna elettorale inizia già con i fuochi pirotecnici.