Lo ha dichiarato la consigliera Rosaria Ciancaione, ricordando che “lo scorso 16 luglio il Consiglio, con specifica delibera n. 31 del 16.7.2020, dopo l’approvazione all’unanimità della risoluzione per agevolare famiglie e imprese colpite dall’emergenza Coronavirus, ha stabilito che la tari 2020 possa essere pagata in tre anni e senza applicazione di sanzioni ed interessi per tutte le attività produttive che hanno subito la chiusura in base ai decreti nazionali o che hanno ridotto il fatturato venendosi a trovare in una situazione di carenza di liquidità e per tutte le famiglie colpite da disoccupazione o sospensione del lavoro per i propri componenti che ha causato una condizione di disagio economico.
“Ora il cittadino – precisa la Ciancaione – per avere la giusta informazione deve andare sul sito www.comune.roseto.te.it e scaricarsi il modulo per la richiesta di rateizzazione ma sul numero delle rate possibili e sull’assenza di sanzioni ed interessi non si fa menzione alcuna e occorre andare a leggere in altra sezione la delibera del consiglio n. 31 del 16.7.2020, senza considerare che sulla home page del sito è presente il manifesto tari che parla di rate scadenti il 30 settembre e il 10 dicembre 2020, con avvertenza che chi versa dopo le scadenze è tenuto al pagamento di una sanzione!”
“Lascio immaginare il disorientamento da parte di chi ha ricevuto l’avviso e/o legge il manifesto”, prosegue la consigliera, “che avrebbe tutto il diritto di sapere come fare per pagare facendo il proprio dovere di contribuente anche in una situazione di grande difficoltà. D’altronde, maggioranza e minoranza su queste agevolazioni hanno lavorato per piu’ di due mesi arrivando ad una sintesi che ora deve avere evidenza e chiarezza così da rendere meno gravoso anche solo il pensiero di tanta gente in difficoltà in questo tempo di emergenza sanitaria ed economica. Naturalmente sugli avvisi nessuna restituzione degli 800 mila euro della tari 2018. E’ bene ricordare che la sentenza del TAR Abruzzo n. 83/2019 ha sancito il ricalcolo delle tariffe escludendo tra i costi, in particolare, la quota relativa al fondo crediti di dubbia esigibilità, tanto da portare la Commissione tributaria di Teramo ad emanare sentenze in cui si sancisce che il Comune non possa esigere il pagamento della tari 2018 in assenza di tariffe correttamente calcolate”.
“Questo caos e questo disagio causati ai cittadini”, conclude la consigliera, “si sarebbero potuti evitare se solo il Consiglio Comunale avesse approvato la mia mozione per la corretta applicazione della Sentenza anziché bocciarla, con una maggioranza che continua a non ascoltare la voce dei suoi cittadini e che oggi, anche a fronte di un bel lavoro consiliare da parte di tutte le forze politiche, non dà un adeguato risalto e una chiara informazione per il pagamento tari 2020, quasi a voler scoraggiare il ricorso alla rateizzazione triennale”