Roseto. Sono state depositate nei giorni scorsi in piena emergenza Coronavirus e a ridosso della riapertura del centro di raccolta dell’Autoporto due progetti che costituiscono variante urbanistica per la realizzazione dietro il campo di calcio della zona sportiva di Roseto Sud di un Centro di riuso e di un centro di raccolta rifiuti. In pratica, al posto del verde pubblico attrezzato il piano regolatore andrà a prevedere un centro di raccolta dei rifiuti.
”La cosa che lascia molto perplessi”, esordisce la consigliera comunale Rosaria Ciancaione, “è che non sia stato affatto considerato il pericolo rappresentato dai 4 pozzi di captazione delle acque della Rolli alimentari posti a poche decine di metri del centro di raccolta rifiuti che andrà ad accogliere anche l’umido. Non oso pensare cosa potrebbe succedere in caso di dispersione di percolato o in caso di incidente”.
“Nella conferenza stampa di presentazione dei progetti dell’ottobre 2019 l’amministrazione – aggiunge – ebbe a sottolineare che nel centro di raccolta rifiuti non sarebbero andati umido e secco mentre, scorrendo la relazione tecnica messa a disposizione dei consiglieri si legge che tra i rifiuti conferibili nel centro ci sono anche l’umido, gli sfalci e le potature, oltre a rifiuti pericolosi e rifiuti liquidi. La documentazione è corposa ma va esaminata con la massima attenzione perché, a prescindere dal fatto che l’economia circolare, con il riuso dei beni, ispirata a principi di tutela ambientale e di solidarietà sociale, non può che trovarci d’accordo, ci lascia fortemente perplessi la scelta di collocare un centro di raccolta rifiuti a ridosso dei nostri impianti sportivi, nelle immediate di una scuola, di centri commerciali, di ristoranti, del centro abitato di Fonte dell’Olmo e dell’industria Rolli”.
Per la Ciancaione scorrendo gli atti “si riscontrano tante criticità, a partire dalla tombamento del fossetto della Marina che raccoglie le acque che provengono da tutta la zona e da Campo a Mare, un’operazione questa da fare con la massima accortezza e con punti ispezionabili, per andare alla viabilità con la presenza di camion della nettezza urbana giornaliera e per le puzze che sono sempre difficili da evitare in questi centri”.
“Spero che l’amministrazione comunale abbia il buon senso di coinvolgere la città sulla scelta del sito del centro di raccolta rifiuti”, conclude la consigliera, “e non faccia ancora una volta una scelta senza ascoltare il territorio e senza tenere conto dei pericoli e dei disagi che in una zona come quella sportiva, commerciale e urbana di Fonte dell’Olmo può causare la presenza di un centro di raccolta rifiuti. Sappiamo tutti che dove ci sono rifiuti organici, potature e rifiuti liquidi ci sono sempre puzze e certamente pensare di collocare in quella zona un centro del genere non credo sia il massimo”.