Una richiesta quella delle associazioni di categoria per avere una minore pressione dopo il periodo di lock down facilitando allo stesso tempo la ripresa delle attività commerciali del territorio e l’economia di Roseto. La scelta di campo di Aloisi appare netta, inequivocabile. Il segretario del Pd si schiera dalla parte dei commercianti, delle famiglie.
“Credo che l’amministrazione”, dice Aloisi, “debba farsi carico di quelle che sono le sollecitazioni dei tanti imprenditori, commercianti che in questo periodo stanno risentendo dell’emergenza Covid-19, un’emergenza che da sanitaria sta piano piano diventando economica e sociale. Ho condiviso sin da subito la voglia da parte dell’intero Consiglio di scrivere insieme un documento che potesse aiutare la città, questo non è avvenuto e me ne dispiaccio”.
Secondo il giovane responsabile dell’Unione Comunale, che ricopre anche la carica di consigliere nell’assise civica, non è avvenuto perché l’amministrazione ha disatteso due richieste. La prima presentata della maggioranza dopo una lunga discussione che chiedeva di sospendere fino al 31 dicembre il pagamento della TARI e la possibilità di rateizzarla a partire dal 2021 come del resto anche le forze di opposizione avevano proposto. Insomma, su questa base poteva essere trovato un accordo.
“La seconda invece”, conclude Aloisi, “è quella dell’eliminazione dei parcheggi a pagamento fino al primo luglio su tutto il lungomare. Queste due richieste non sono state accolte. In questa fase c’è bisogno di coraggio e soprattutto di responsabilità verso i cittadini che nonostante i tanti problemi hanno voglia di ripartire. La politica deve assolutamente dare risposte appropriate nei limiti ovviamente di quelle che sono le norme. Spero che questo venga compreso e si possa trovare una soluzione unitaria per il bene della città”.
Appare ovvio che la presa di posizione di Aloisi pone il sindaco Sabatino Di Girolamo e il resto della maggioranza dinanzi ad uno scossone che potrebbe avere anche ripercussioni all’interno dell’esecutivo.