Sarà con ogni probabilità Peppe Di Sante, dirigente del Partito Democratico, nonché consigliere comunale a Roseto, a reggere le sorti dei Democrat.
Con le dimissioni di Simone Aloisi da segretario del Pd, era necessario individuare una figura che traghettasse il partito in attesa di eleggere un nuovo responsabile dell’Unione Comunale. Di Sante era stato indicato dallo stesso Aloisi quale possibile figura di spicco e dalla comprovata esperienza politica per tenere in mano le redini del Pd, per affrontare le questioni politiche anche in vista dei prossimi impegni, visto che a Roseto tra meno di un anno si tornerà alle urne.
Certo è che la situazione all’interno del partito, con le dimissioni di Aloisi, appare piuttosto burrascosa. Ci sono almeno due anime. Una più moderata che apre al dialogo con Italia Viva che a Roseto ha già uno zoccolo importante rappresentato dall’ex parlamentare Tommaso Ginoble, che potrebbe essere uno dei candidati alla carica di sindaco. L’altra anima è rappresentata da dirigenti più spostati a sinistra come ad esempio l’ex assessore Enzo Frattari. E potrebbe rientrare anche l’ex sindaco Franco Di Bonaventura, a sostegno dell’annunciata ricandidatura di Sabatino Di Girolamo.
Insomma, un Pd in grande fermento in città, soprattutto dopo che a livello nazionale, con l’ultima tornata elettorale, ha riconquistato una fetta importante di consensi tra l’elettorato. Peppe Di Sante dunque sarebbe la figura ideale per dialogare con tutte le posizioni interne al partito. Per quanto riguarda Simone Aloisi, che ricopre anche la carica di consigliere comunale, tra i dirigenti del Pd c’è chi lo esorta ad uscire definitivamente dal partito, vista la sua vicinanza a Tommaso Ginoble. L’ex segretario valuterà nelle prossime due sedute consigliari quale posizione assumere.