Campli. Un sindaco nervoso, che tratta la minoranza come fosse un intralcio.
Il gruppo di minoranza Ricostruiamo Campli torna a bacchettare l’amministrazione Agostinelli sulle polemiche nate gli ultimi giorni sulla vicenda della scuola di Marrocchi.
Che sulla vicenda fornisce anche atti e documenti ufficiali.
“Sulla scuola materna di Marrocchi siamo costretti a fare l’ennesima puntualizzazione, questa volta con il supporto dei documenti”, si legge in una nota. “E a stigmatizzare il comportamento del primo cittadino che nei suoi ormai consueti comunicati adotta un unico schema comunicativo: ”la colpa è sempre degli altri ed i meriti sono solo i suoi” il tutto condito da considerazioni al limite dell’offensivo che non consentono un confronto corretto”.
La ricostruzione. La materna di Marrocchi è stata finanziata con decreto 61 del 17.05.2010 epoca in cui il sindaco in carica era Gabriele Giovannini e vice sindaco Maurizio Di Stefano che personalmente si impegnò per la compilazione delle schede di richiesta del finanziamento.
L’opera ha trovato l’approvazione del progetto definitivo con delibera di giunta numero 103 del 19 aprile 2018, sindaco Pietro Quaresimale. Alla seduta di giunta in parola tra gli assenti vi era proprio l’ex assessore Agostinelli. Gli atti propedeutici all’appalto sono stati curati dai dirigenti comunali in parte nel periodo di commissariamento e si sono conclusi il 18 settembre 2018 (determina di aggiudicazione della Commissione Unica di Committenza numero 17).
Considerato che a Campli si è votato lo scorso 27 maggio 2019, e che il 5 luglio 2018 Agostinelli veniva messo fuori dalla giunta dall’ex sindaco Quaresimale, non si comprende in quali atti amministrativi adottati da Agostinelli si è concretizzata la realizzazione della scuola materna di Marrocchi.
Rimane il fatto che è mancata la sensibilità istituzionale di invitare all’inaugurazione i rappresentanti dell’amministrazione che ottenne il finanziamento, con cui quel plesso scolastico è stato adeguamento sismicamente. “Al di là delle inutili polemiche – aggiunge Di Stefano – resta la soddisfazione di aver dato all’epoca un contribuito per ottenere un finanziamento che ha reso possibile restituire alla comunità una scuola dove i nostri bambini potranno formarsi in sicurezza. E questo è ciò che conta davvero”.