“L’11 aprile scorso – ricorda il portavoce M5S alla Camera dei Deputati – insieme al collega Berardini, abbiamo presentato un’interpellanza parlamentare chiedendo al Governo in carica, di Gentiloni, e al MEF, di intervenire subito con un decreto per bloccare il recupero delle tasse sulle popolazioni dei comuni colpiti dal sisma 2016/2017, ma senza ottenere alcuna risposta.” E continua – “Nel frattempo, con il gruppo di lavoro dei parlamentari M5S delle zone terremotate abbiamo predisposto una bozza di decreto da approvare al primo Consiglio dei Ministri di quello che doveva essere il nostro Governo, il Governo del Cambiamento”.
Il decreto, che sarebbe andato in approvazione al primo Consiglio dei Ministri del nuovo Governo, prevedeva la proroga del termine per l’inizio del recupero delle imposte e dei contributi a gennaio del 2019, la restituzione in 5 anni anziché 2 anni, come previsto dall’attuale legge di bilancio. Inoltre, cosa più importante, la decurtazione, pari al 70%, delle tasse dovute; quindi, non più la restituzione totale delle somme sospese, ma solo il 30%, con l’obiettivo di sostenere ulteriormente le popolazioni colpite dal terremoto, così come è stato fatto per il sisma del 2009.
“Invece non avremo né il Governo né il decreto – conclude Zennaro – Il problema della restituzione delle tasse rimane una priorità su cui continuerò a porre la massima attenzione agendo con gli strumenti di cui potrò disporre.”