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Regionali, le proposte alla politica di Api e Collegio dei costruttori

Teramo. Poche ma crediamo buone idee, con impegni fattibili e misurabili in dimensioni e tempi”.

 

E’ quanto, in sintesi, contenuto nel documento che il Collegio Costruttori Aniem Teramo e l’Associazione delle Piccole e Medie Imprese API TERAMO hanno inviato questa mattina ai candidati alla presidenza della Regione Abruzzo e ai candidati della provincia di Teramo in vista delle elezioni regionali del 10 febbraio prossimo.

 

“Non si può non mettere al primo posto la ricostruzione post sisma – sostiene Fiorenzo Polisini, Presidente di Aniem Teramo, alla quale bisognerà dare la massima priorità. Mettere in moto la ricostruzione equivale a rimettere in moto l’economia locale, invertendo la tendenza allo spopolamento delle aree interne e montane. La nuova amministrazione regionale ed il nuovo Presidente dovranno mantenere alta l’attenzione su tutta l’attività legata alla ricostruzione, 2009 e 2016, dovranno incidere fortemente per imprimere quella accelerazione necessaria e doverosa”.

Il presidente di Aniem Teramo Fiorenzo Polisini, inoltre, non trascura temi di carattere più generale quale quello dei pagamenti dei lavori in tempi certi, “i ritardi nei pagamenti sono un vero atto di inciviltà verso le imprese che subiscono un grave squilibrio finanziario, i tempi medi di pagamento arrivano a 180 giorni. Nei lavori di somma urgenza, successivi al sisma e al maltempo tra gennaio e febbraio 2017, i ritardi dei pagamenti, anche per inefficienze tra enti locali e protezione civile regionale nelle rendicontazioni, stanno raggiungendo addirittura i 24 mesi, tutto ciò è inaccettabile”.

Il Presidente di Api Teramo, Alfonso Marcozzi, parla di politica industriale, di riduzione delle addizionali regionali Irpef ed Irap, “l’Abruzzo risulta essere ancora tra le regioni più onerose quanto a pressione fiscale sulle imprese. Semplificazione delle procedure e dei processi amministrativi, parola d’ordine sburocratizzare. Bisogna avvicinare l’Amministrazione alle imprese e ai cittadini, l’imprenditore impegna dai 3 ai 5 giorni lavorativi al mese per portare a termine tutti gli adempimenti richiesti dalla Pubblica Amministrazione, occorre più efficienza e meno burocrazia”.

I presidenti delle due associazioni auspicano infine, che ciascun candidato faccia la sua parte, assumendo pochi impegni ma che siano fattibili e misurabili in dimensioni e tempi.