Non si spiega però, perché in cinque anni di Governo regionale il centro sinistra non sia intervenuto in materia, nonostante ‘l’ordinarietà’ della proposta”. Il commento arriva dal consigliere regionale e capogruppo della Lega, Pietro Quaresimale, con riferimento alle critiche di Sandro Mariani sull’approvazione in Consiglio del provvedimento cosiddetto “taglia leggi” che intende razionalizzare il pacchetto normativo regionale, eliminando circa 400 leggi obsolete o superate nei fatti.
“Mariani, capogruppo di se stesso, – incalza Quaresimale – dovrebbe spiegare agli abruzzesi come mai oggi siede in Consiglio regionale eletto in una lista civica e non col PD. Ha fatto presto a dimenticare la militanza piddina della scorsa legislatura, probabilmente perché ha egli stesso riconosciuto il fallimento governativo di un partito che a quanto pare non ha inciso minimamente, nemmeno sulla normativa ‘ordinaria’”. Quaresimale, accusa inoltre il capogruppo di “Abruzzo in Comune”, di mettere in atto un’opposizione poco costruttiva, fondata sulla mera critica e incapace di approfondire le questioni e aggiunge: “Mariani fa finta di dimenticare che nella seduta consiliare di ieri la maggioranza ha portato in Aula e fatto approvare all’unanimità, il progetto di legge che prevede misure concrete per sostenere l’Ufficio Ricostruzione di Teramo, grazie al quale la Regione assume l’onere delle spese di funzionamento dell’Ufficio, dà il via all’assunzione di nuovo personale e si fa carico degli stipendi dei lavoratori attualmente impiegati.
L’ex capogruppo PD è invece stato complice di una politica che ha obbligato quello stesso Ufficio a pagare per anni affitto e utenze alla Regione, nonostante si trattasse di una funzione amministrativa che veniva svolta su mandato dell’esecutivo regionale. Ora questi costi, come giusto e normale, verranno coperti dalla Regione”. “Il Governo D’Alfonso – conclude Quaresimale – ha invece bloccato per due anni le procedure della ricostruzione gravando senza motivo sulla qualità di vita di tante famiglie abruzzesi che, solo ora, grazie alla nostra iniziativa, possono intravedere la possibilità concreta di rientrare nelle loro abitazioni danneggiate dal sisma del 2016”.