Tortoreto. Dall’esperienza elettorale alla volontà, chiara, di dare vita ad un’associazione capace poi di guardare con attenzione alle problematiche sociali e attivare una sorta di sportello di ascolto.
E’ una sorta di metamorfosi quella di Progetto Tortoreto, il contenitore civico cittadino (presente alle amministrative del 2017, dove ha ottenuto un seggio in consiglio comunale), che ora si trasforma in associazione. Il percorso, con obiettivi e principi ispiratori, è stato illustrato venerdì sera in occasione di una conferenza stampa, alla presenza poi degli animatori di “Progetto Tortoreto”.
“ La base di partenza è il patrimonio di conoscenze e di esperienze raccolte durante la campagna elettorale di un anno fa”, sottolinea il presidente, Nico Carusi, “ e di tradurlo in azioni positive per la cittadinanza e il territorio. Vogliamo diventare una sorta di trait d’union tra le esigenze del territorio e le istituzioni, facendo da raccordo per una serie di problematiche, a partire da quelle sociali”.
A breve sarà avviata una campagna di adesioni alla nuova associazione. Poi inizierà la fase operativa. “ Qualche critica è piovuta sul nostro conto”, argomenta ancora Carusi, “ che ci fossimo appiattiti sulle posizioni della maggioranza. Nulla di tutto ciò. Va detto che il sindaco, in diverse circostanze, ha mostrato di raccogliere alcune istanze da noi evidenziate. Ma saremo vigili su una serie di cose, a partire anche dal funzionamento della macchina amministrativa ed evitare che i nei del passato possano ripetersi e restare impuniti”.
I cosi fondatori di Progetto Tortoreto sono: Nico Carusi (Presidente), Claudio Cappelletti (vice-presidente), Federica Carusi, Milva Di Berardino, Franco Cartone, Simone Fiorà, Tonia Festa, Domenico Cargini e Cesare Guaglianone.