Teramo. Da una parte ci sono le strategie, come sempre, anche con mire di altra natura. Dall’altra, invece, c’è chi ha deciso di rompere gli indugi e di lanciare la propria candidatura alla presidenza della Provincia di Teramo.
Elezione di secondo livello (riservata solo agli amministratori in carica nei 47 comuni) in programma il prossimo 29 di gennaio. E i tempi per raccogliere firme e formalizzare le proprie candidature sono ristretti. In questo contesto il sindaco di Martinsicuro, Massimo Vagnoni, che aveva già dato la sua disponibilità alla candidatura, sta raccogliendo le firme necessarie e sta trovando delle sponde in Val Vibrata, ma non solo.
In serata ha ufficializzato la propria candidatura anche Camillo D’Angelo sindaco di Valle Castellana. Quella di D’Angelo è una candidatura civica, non legata in maniera diretta a nessuna forza politica, e ha come collante quella di mettere insieme un fronte ampio e composito.
“Questo progetto ha trovato un po’ ovunque entusiasta e ampia convergenza in quanto è una candidatura che nasce dal basso – spiega il candidato Presidente, Camillo D’Angelo – avendo avuto occasione di visitare, ascoltare e raccogliere le istanze degli amministratori di tutti e 47 i comuni della Provincia. Dallo scorso mese di agosto percorro in lungo e in largo il territorio e ho maturato la convinzione che le forze democratiche debbano liberamente determinarsi nella scelta di una governance di area vasta che sia il più possibile vicina ai problemi delle persone e non calata dall’alto dai tavoli regionali”. D’Angelo, 40 anni, ingegnere civile e elettronico e giovane amministratore classe 1982, con all’attivo oltre vent’anni di esperienza politico-amministrativa, parla in maniera chiara: “questa è la prima volta, nella storia locale, nella quale la presidenza è a portata di mano di un amministratore delle aree interne”.
Centrodestra. Allo stato attuale tutte le carte sono in mano al centrodestra e Vagnoni, civico di area di centrodestra, nella sostanza è pronto a misurarsi nella competizione. Sul tavolo restano altre candidature e non è detto che si vada ad una candidatura unica. Anche perché delle dinamiche non sono chiarite del tutto. Sul tavolo resta un’altra potenziale candidatura della Val Vibrata (che mai ha espresso un presidente di Provincia), quella di Domenico Piccioni (Tortoreto), così come la candidatura nata sull’asse Gatti-Sottanelli di Rosanna De Antoniis (Castel Castagna). Nelle ultime ore è tornata a galla anche la candidatura di Mario Nugnes (Roseto), che potrebbe essere l’unica capace, forse, di provare a fermare lo spunto di Massimo Vagnoni, che strizza l’occhio ad una parte del centrosinistra.
E’ indubbio che la partita per la presidenza della Provincia si lega, per taluni, a filo doppio alle amministrative di primavera, a partire dagli assetti nel centrodestra per le elezioni al Comune di Teramo.