“Oggi si è infatti tenuta la Commissione Vigilanza nella quale, all’ordine del giorno, c’era il punto da me portato riguardante la “Situazione gestionale e procedura di vendita dei beni immobili e degli impianti di risalita di Prati di Tivo di proprietà della società Gran Sasso Teramano S.p.A. in Liquidazione”. Peccato che la discussione non si è potuta svolgere proprio per l’assenza del Governo Regionale che, non solo non ha mandato un proprio esponente, ma ha addirittura ritenuto di non dover delegare nemmeno un proprio funzionario, dimostrazione lampante del totale disinteresse di Marsilio e dei suoi verso le problematiche stringenti della montagna teramana”.
Degli auditi erano presenti solo il Sindaco di Pietracamela, Michele Petraccia (collegato telematicamente) e, in presenza, il Presidente dell’ASBUC Paride Tudisco ed il liquidatore della Gran Sasso Teramana S.p.A. Gabriele Di Natale. “Altro grande assente la Provincia di Teramo ed il suo Presidente Diego Di Bonaventura che, al di là delle promesse fatte e degli annunci roboanti degli ultimi mesi, ha ritenuto di non doversi presentare dimostrando il proprio totale disinteresse verso la risoluzione di questa questione”.
“Oggi doveva essere una giornata decisiva per il futuro degli impianti della montagna teramana, infatti la Regione Abruzzo, che ha la competenza in merito al demanio e gli usi civici, avrebbe dovuto sciogliere il nodo e farci capire chi ha la titolarità per stipulare la concessione dei terreni in vista della partenza della stagione estiva, così da permettere la riapertura degli impianti e risolvere, una volta per tutte, la diatriba che c’è tra Provincia di Teramo e ASBUC” prosegue Mariani. “Dalla Regione avremmo voluto avere un chiarimento definitivo su chi abbia titolarità a stipulare la convenzione con l’ASBUC: se la Provincia, in quanto titolare della seggio-cabinovia, la Gran Sasso Teramano S.p.A. o il nuovo gestore Marco Finori”.
“Invece l’assenza del Governo Regionale ha impedito, ancora una volta, di fissare un punto su questa vicenda, addensando ulteriori dubbi e aprendo nuove polemiche sul futuro di Prati di Tivo in vista dell’avvio della stagione estiva” conclude il Capogruppo di “Abruzzo in Comune”. “E’ vergognoso come diversi esponenti del centrodestra regionale e teramano in queste settimane si siano riempiti la bocca di promesse, annunci e soluzioni per questa vicenda salvo poi, all’atto decisivo, disertare la Commissione di Vigilanza impedendo così di trovare soluzioni. Sarebbe questa la grande filiera, sbandierata ai quattro venti, del centrodestra che parte dalla Regione Abruzzo, passa per la Provincia di Teramo e finisce al Comune di Pietracamela? E’ così che si affrontano i problemi degli operatori economici di Prati di Tivo? E’ così che si danno risposte alle esigenze del territorio già ferito da eventi sismici e dalla recente pandemia? Oggi siamo fortemente amareggiati per l’atteggiamento “pilatesco” di Regione e Provincia di Teramo, ma riconvocheremo al più presto la Commissione di Vigilanza per affrontare questo tema, ma stavolta metteremo dinanzi alle proprie responsabilità il Governo Regionale e il Presidente Di Bonaventura”.