Così il circolo locale di Fratelli d’Italia Pineto in merito alla passeggiata empatica organizzata in città due giorni fa: per il partito di Giorgia Meloni, Verrocchio e la sua maggioranza prendono in giro i disabili.
“Quanto è chiaro agli amministratori che la “passeggiata” non era un giro al lunapark? Che l’iniziativa si è resa necessaria per spingere questa maggioranza ad adoperarsi per abbattere le barriere architettoniche?”, si legge nella nota del gruppo politico.
“È palese che i nostri amministratori non si sono mai preoccupati di capire” – sottolinea Pio Ruggiero, coordinatore locale del circolo di Fratelli d’Italia – “quanto possa essere difficoltoso e invalidante girare su una sedia a rotelle per le vie della città o accedere ai luoghi di interesse pubblico. Basta rileggere le numerose segnalazioni di cittadini esausti che, da anni, continuano a chiedere l’adempimento degli obblighi previsti dalle norme vigenti in tema di abbattimento delle barriere architettoniche. Ma per comprendere da quale pulpito arrivi l’assurda enfasi per l’esperimento empatico, bisogna ricordare che quelli di oggi sono gli stessi amministratori e le stesse persone (con qualche affine) che governano Pineto da oltre 20 anni, a cui, a rigor di logica, non doveva essere necessaria “la passeggiata” per avvedersi delle difficoltà esistenti in città”.
E ancora: “Ma siamo certi che dopo tanti anni di amministrazione, abbiano avuto coscienza nell’affrontare il problema delle barriere architettoniche oppure la passeggiata è stata solo un momento goliardico per essere immortalati sorridenti sulle sedie a rotelle, come si fa con gli autoscontri?”.
“Ringraziamo i metodi e i modi usati dal referente dell’associazione Carrozzine Determinate – Claudio Ferrante – per aver messo in campo un tentativo di sensibilizzazione nei confronti di un’amministrazione che è sempre stata noncurante delle esigenze dei cittadini e, soprattutto, di quelli più deboli”, conclude Ruggiero. “Amministratori di una città in cui mancano totalmente progetti lungimiranti nel rispetto dei criteri di accessibilità nel centro urbano, nelle periferie e finanche nelle spiagge.
Le strategie per l’inclusione sociale e l’accessibilità universale sono progetti di inizio legislatura e non proclami fatti, dopo anni di immobilismo e vuoto politico, a pochi mesi dalla fine del mandato elettorale”.