Pineto. Le dichiarazioni dell’assessore alle pari opportunità Marta Illuminati rilasciate nella giornata istituita per ricordare le vittime delle Foibe, hanno sollevato diverse polemiche.
“Un vero e proprio oltraggio agli esuli istriani e dalmati infoibati e alla storia d’Italia”, dice il circolo di Fratelli d’Italia Pineto definendo le parole della Illuminati “una provocazione che riteniamo ancor più grave poiché avvenuta all’interno di un’istituzione, il Comune di Pineto. È ora di dire basta alla tolleranza di taluni amministratori che, solo per ignoranza, sono passati dal negazionismo al riduzionismo storico”. “Chiediamo le immediate dimissioni dell’assessore Marta Illuminati per le gravissime dichiarazioni da lei esternate in merito alle Foibe, un vero e proprio vilipendio alla nazione italiana, prima che ai caduti delle Foibe”, aggiunge il coordinatore di Fratelli d’Italia Pineto, Pio Ruggiero, per voce di tutti gli iscritti. “Purtroppo c’è ancora chi, al giorno d’oggi, tenta di raccontare la storia in modo distorto. Non esistono tragedie di serie A e di serie B ed affermare che le Foibe sono una reazione alle politiche attuate dall’Italia è vergognoso. Auspichiamo una immediata presa di posizione del sindaco Verrocchio di fronte a questa Vergogna che altro non dimostra della faziosità dell’assessore Marta Illuminati che, ancora oggi, cerca di nascondere il dramma delle foibe”.
Al circolo locale di Fratelli d’Italia si aggiunge anche il pensiero del vice Presidente di Gioventù Nazionale, movimento giovanile di Fratelli d’Italia, Francesco Di Giuseppe, che commenta: “È insopportabile la retorica giustificazionista che traspare dalle parole dell’assessore Marta Illuminati. Questa nulla ha di differente dalle teorie dei negazionisti e dei riduzionisti delle Foibe e dell’Esodo giuliano-dalmata, che spinti da cieca ideologia, per decenni hanno impedito si parlasse liberamente della tragedia che ha colpito centinaia di migliaia di uomini con la sola colpa di essere italiani. Ancor più insopportabile è, poi, la classificazione delle vittime come vittime di Serie B rispetto a quelle di un’altra grande tragedia del secolo scorso come lo Shoah: come se non ci fosse, anche nel caso delle terre giuliano-dalmata, uno Stato, quello jugoslavo, che in tempo di pace e a guerra finita, avesse attuato politiche fortemente anti-italiane. Come se tutte le vittime non avessero la stessa dignità, a prescindere dal luogo o dalla situazione. È inaccettabile che chi ricopra un ruolo di tale grado nelle istituzioni sacrifichi la storia e la vita di centinaia migliaia di italiani sull’altare dell’ideologia”.
“Invito pertanto l’assessore a scusarsi con le famiglie di coloro i quali hanno subito le peggiori umiliazioni e torture, di coloro i quali, infoibati ancora vivi, sono stati lasciati morire di stenti, seppelliti sotto corpi di altri innocenti. Invito l’assessore a scusarsi con gli Italiani per aver tentato di modificare a proprio piacimento importanti pagine della storia d’Italia, necessarie per comprendere quanto conti l’identità di un popolo. Senza piena conoscenza del passato non si può scrivere il futuro”.