“La risposta fornita dall’assessore regionale alla sanità, Nicoletta Verì, ai quesiti posti sulla mancata messa in funzione della struttura Asl di via Taraschi nel Comune di Cellino Attanasio è insoddisfacente e contiene delle inesattezze macroscopiche”.
Questa la posizione espressa dal consigliere regionale Dino Pepe e dal sindaco Giuseppe Del Papa.
“In un documento discusso in Consiglio, abbiamo posto delle domande puntuali al Governo regionale per sollecitare e per chiarire tempi e aspetti dell’apertura del poliambulatorio Asl nel territorio di Cellino Attanasio, purtroppo, dobbiamo constare l’assoluta mancanza di aderenza e concretezza nel dare soluzione a questa problematica. Ad oggi, gli unici immobili adibiti sono di proprietà del comune con evidenti carenze logistiche a fornire servizi adeguati all’intera popolazione. L’apertura del poliambulatorio nella struttura Asl, senza alcun dubbio, – rimarcano in una nota congiunta Pepe e Del Papa – riuscirebbe a garantire servizi efficienti ed aggiuntivi come ad esempio, la possibilità, con personale infermieristico, di effettuare prelievi ematici oltre che l’istituzione di moderni ambulatori dedicati alla pediatria di base e ai medici di medicina generale, a questo andrebbe ad aggiungersi l’attivazione dell’aggregazione funzionale territoriale (AFT)”.
E ancora: “Garantire una funzionante rete di assistenza sanitaria territoriale” conclude Pepe, “dovrebbe essere la priorità della Regione Abruzzo, purtroppo, stiamo assistendo solo a guerre di poltrone e cambi di casacca che offendono il territorio. Nel caso specifico, a 4 anni dalla ultimazione della struttura, l’assessore Verì, nella imbarazzante replica, non ha chiarito ne se e ne quando il poliambulatorio sarà funzionate. Ricordo inoltre che questa giunta regionale, da me più volte sollecitata, aveva assicurato una pronta messa in funzione già dal mese di febbraio. Assistiamo invece all’ennesima bugia dei rappresentati del centrodestra abruzzese ormai sempre più distanti dai cittadini in particolare di quelli delle zone interne e più svantaggiate”.