“Registriamo per l’ennesima volta il grido di allarme che i commercianti teramani hanno lanciato, riferendosi al crescente calo delle vendite in città. La unanime lamentela è riferita al problema dei parcheggi, gestiti in maniera da allontanare le persone che potrebbero venire a Teramo”.
A dirlo il coordinatore comunale di “Azione Politica Teramo”, Osvaldo Di Teodoro.
“La grave situazione della residenzialità e del commercio teramani è certamente in parte causata dalla scelta di continuare a mantenere onerosi gli stalli pubblici in un periodo storico non favorevole e in una città in evidente declino demografico. Innanzitutto chiediamo – previa valutazione sulla sussistenza di “inderogabili e giustificati motivi di pubblico interesse” – che si consideri la possibilità di revocare l’attuale contratto di concessione dei parcheggi a pagamento su aree scoperte, come peraltro previsto dall’art. 26 della predetta Concessione. Vi è poi da fare numerose considerazioni su talune storture che debbono essere sanate nel quartiere della stazione: in primo luogo l’amministrazione comunale ha ritenuto di dover limitare a soli 30 minuti la sosta automobilistica consentita negli stalli gratuiti (strisce bianche) presenti dinanzi all’unico supermercato insistente in Via Pannella, arteria principale del quartiere stazione. Non essendo state rese note le motivazioni di tale scelta politica, non si può non pensare che vi sia un’intenzione di favorire tale esercizio commerciale a discapito di tutti gli altri numerosi esercenti della medesima via. Chiediamo quindi di uniformare la decisione a tutta la via, limitando allo stesso modo l’orario di sosta per gli oltre cento stalli gratuiti, oppure rimuovendo il suddetto limite orario negli stalli presenti dinanzi al supermercato”.
“In secondo luogo l’amministrazione comunale ha parimenti ritenuto di dover limitare a soli 60 minuti la sosta automobilistica consentita negli stalli gratuiti (strisce bianche) presenti dinanzi al supermercato insistente in Via Gasbarrini/Piazza Aldo Moro, sempre nel quartiere stazione. Non essendo state rese note le motivazioni anche di tale scelta politica, non si può non pensare che vi sia un’intenzione di favorire tale esercizio commerciale a discapito di tutti gli altri esercenti limitrofi. Chiediamo quindi di uniformare la decisione a tutta la piazza e alle vie adiacenti, limitando allo stesso modo l’orario di sosta per tutti gli stalli gratuiti, oppure rimuovendo il suddetto limite orario negli stalli presenti dinanzi al predetto supermercato”.
E ancora: “In terzo luogo l’amministrazione comunale ha ritenuto di dover acquisire in locazione dalle Ferrovie dello Stato l’area di risulta ad est della stazione, laddove sono stati ricavati oltre cento stalli a pagamento per le automobili. Tale locazione ha un costo annuo pari a circa 25.000,00 euro a carico della collettività, ma gli incassi delle soste vengono riscossi dalla società che gestisce le strisce blu cittadine. Chiediamo pertanto o che i relativi introiti restino in capo al Comune e non vadano nelle casse del gestore, oppure che l’intera area di risulta venga attrezzata per il parcheggio stanziale dei residenti, con cancelli di controllo delle entrate e delle uscite, a titolo gratuito oppure attraverso un pagamento simbolico dell’abbonamento mensile. In quarto e ultimo luogo è doveroso segnalare il persistente degrado del parcheggio sotterraneo a doppio piano di Piazza Donatori di Sangue (lungo Viale Fonte Regina). A tale proposito, dato che il sindaco – subito dopo il suo precedente insediamento nel 2018 – aveva già emanato un’ordinanza di chiusura del parcheggio, il quale dopo 5 anni risulta ancor più degradato e indecente di allora, chiediamo formalmente che si proceda ad un’urgente decisione circa l’utilizzo e la valorizzazione di tale bene immobile di proprietà comunale, sia affidandolo in gestione a privati, sia mettendo in vendita i singoli stalli (oppure l’intero parcheggio), sia prevedendo una gestione pubblica con abbonamenti mensili agevolati per i residenti e anche per il personale scolastico delle scuole insistenti nel lato a monte. I quattro esempi illustrati, danno ampia dimostrazione di come l’amministrazione gestisca in maniera disuguale situazioni del tutto simili fra di loro, di come lo sperpero di denaro pubblico sia contrario ad ogni oculata gestione dei beni pubblici e di come manchi un piano di valorizzazione immobiliare dei parcheggi di proprietà comunale”.