Paolo Gatti alla Corte dei Conti. Mariani: sensibilità istituzionale ridotta ad uno straccio

“Tanto tuonò che piovve”: potrei riassumere con questa massima ciò che sta accadendo a seguito della designazione, come componente della Corte dei Conti regionale, del già consigliere e assessore regionale della Giunta Chiodi, già assessore comunale di Teramo, già candidato alla Camera con Fratelli d’Italia, già coordinatore di Forza Italia a Teramo, già ispiratore del gruppo civico teramano Futuro IN e dell’associazione politica “VERSO”, già padrino di Consiglieri d’Amministrazione vari in società pubbliche teramane avv. Paolo Gatti.

 

Se Re Enrico di Navarra, convertendosi al cattolicesimo, esclamò “Parigi val bene una messa” alludendo alla sua conversione al cattolicesimo per conquistare il trono di Francia, il “già tante poltrone” Avv. Gatti, davanti al decreto di designazione del Presidente Sospiri, avrà esclamato “Una poltrona da 200 mila euro l’anno val bene Fratelli d’Italia”. Nelle scorse settimane avevo avuto modo di esprimere al Presidente Sospiri, in maniera garbata e istituzionalmente corretta, le mie perplessità in merito a questa possibile nomina, sia in sede di conferenza capigruppo che con una nota a lui destinata.

 

Infatti, nella riunione del 12 novembre scorso, come testualmente riportato nel verbale redatto avevo affermato che “(…) laddove dovessero risultare fondate le informazioni desunte dai giornali, fermo restando il rispetto per la persona indicata, ritengo che la stessa, tuttora impegnata politicamente nel territorio della sua provincia, non possieda i requisiti di terzietà necessari per ricoprire un ruolo del genere”. Il Presidente Sospiri aveva ribadito che avrebbe informato i Capigruppo della scelta assunta prima di inviare il Decreto. Qualche giorno dopo ho inviato una nota a tutti i capigruppo ribadendo che era necessario individuare la miglior figura per competenza, ma soprattutto per terzietà, requisiti fondamentale per un soggetto giudicante, data l’importanza che tale ruolo assume per il buon andamento amministrativo degli Enti Locali abruzzesi in quanto, con il corretto esercizio dei poteri assegnati, decisioni e valutazioni assunte dalla Sezione di Controllo della Corte dei Conti influenzano spesso, in maniera significativa, le scelte politico – amministrative degli Amministratori Locali.

 

Così non è stato: probabilmente la necessità di mettere in campo questa “sveltina” ha prevalso, con l’avvallo del presidente romano Marsilio, in vacanza negli Stati Uniti, che ha urgenza di fare incetta di posizioni per il suo partito spianando la strada all’ormai prossimo passaggio a Fratelli d’Italia del Presidente Lorenzo Sospiri e di una nutrita pattuglia di amministratori gattiani sul territorio. La sensibilità istituzionale, questa volta, è stata ridotta a straccio pur di placare la fama delle poltrone per allargare le fila del partito della Meloni, ovviamente il tutto in barba ad una Lega presa dalle diatribe consiliari e ad un partito, Forza Italia, ridotto a ruota di scorta della maggioranza regionale: entrambi, prendo atto, almeno hanno avuto un sussulto di orgoglio nel lanciare strali pubblici contro questa scelta.

 

Temo però che l’immarcescibile forza che tiene tutti ancorati alle poltrone porterà a digerire velocemente anche questa squallida azione della premiata ditta M&S: Marsilio & Sospiri! Voglio dedicare un ultimo pensiero ai tanti sindaci abruzzesi che, ogni giorno, ricevono qualche nota o istruttoria sulle tante questioni che la Corte dei Conti esamina: provate ad immaginare, per un attimo, il momento in cui, tra qualche settimana, aprirete la prossima relazione della Corte e, in calce, troverete la firma dell’avv. Paolo Gatti…proprio quel Paolo Gatti che qualche mese fa ha fatto campagna elettorale sul vostro territorio e fino a ieri sera intesseva accordi ad ogni livello istituzionale! (Sandro Mariani, Abruzzo in Comune)

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