Ospedale Giulianova declassato. Comitato: ‘non resteremo a guardare’

Giulianova. “Ci rattrista constatare come nonostante i governi regionali cambino, non cambia la sostanza dei fatti”.

E’ il commento del Comitato Intercomunale per la salvaguardia dell’ospedale costiero, spiegando che “poprio come nel corso del Governo D’Alfonso, oggi ci troviamo beffati dai chi dovrebbe tutelare la salute ed il volere della popolazione che amministra”.

Lo scorso 21 maggio il presidente del Comitato, Paolo Ghaderi, aveva incontroato l’assessore Verì, che rassicurò il Comitato “non solo per il futuro, ma per un potenziamento della struttura costiera giá in vista dell’imminente stagione estiva, che come ogni anno porta con sè gravi problemi di congestionamento. Ad oggi, non solo non si è trovato seguito alle parole dette nell’incontro per quanto concerne l’emergenza estiva, ma si apprende come i reparti di Chirurgia e Ortopedia, che dovevano essere potenziati con urgenza, vengono invece per il momento (si spera ) accorpati.  Come un fulmine a ciel sereno arriva poi la notizia del piano di riordino della rete ospedaliera abruzzese.  Nello specifico, non solo Giulianova viene declassato ad Ospedale di Base, ma la Asl di Teramo perderá anche la centrale operativa del 118 e la Neurochirurgia, che dovrebbe passare a L’Aquila. Nel frattempo il direttore della Asl di Teramo, Fagnano comunica che non ci sarà nessuna discussione in merito al sito del nuovo presidio di eccellenza, che si costruirá nell’area di Piano D’Accio”.

“Innanzitutto – si domanda il Comitato dopo anni di confusione terminologica per confondere l’utenza: sarà ospedale Nuovo (che sostituirà semplicemente quello di Teramo) o sarà il famoso Ospedale Unico della Provincia? Poi, per stessa ammissione del direttore, i fondi ci sarebbero solo in parte: come verrá finanziato il resto del progetto? E quali sarebbero le sorti delle altre strutture della provincia?  Nel frattempo che queste domande trovino risposta, la sanità teramana si avvia ad un inesorabile processo di decadimento, proprio quella sanità che essendo nella parte settentrionale della Regione, dovrebbe avere l’arduo compito di bloccare una mobilità passiva che invece, stando così le cose, non fará altro che aumentare. Gli attori sopra indicati ovvero il direttore della asl di Teramo Dott. Fagnano, il Direttore regionale della Asl Mascitelli, l’assessore regionale alla sanità Verì e il governatore della regione Abruzzo Marco Marsilio, come l’ex assessore regionale alla sanità Paolucci e l’ex governatore Luciano D’alfonso, continuano a ‘sbeffegiarci’ con i soliti giochi di parole, con annunci e poi smentite e con false rassicurazioni in base al luogo in cui si trovano, pensando che la popolazione abbia l’anello al naso”.

“Noi non resteremo di certo a guardare e siamo pronti a scendere in campo in difesa dei nostri diritti ad ogni costo”, conclude il Direttivo del Comitato Intercomunale per la salvaguardia dell’ospedale costiero.

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