Mosciano. Il gruppo consiliare della lista Obiettivo Mosciano esprime il proprio disappunto “in merito alle ipocrisie e false verità rappresentate dalla Maggioranza, ultima quella dell’associazione Focus a sostegno dell’assessore Cordone, sul tema biodigestore“.
“Ferma la posizione politica di libertà etica della valutazione di questo impianto – aggiunge – come consono o meno per la collettività, la lista fa palesare tutte le incongruenze, in proposito, portate avanti dalla Maggioranza Galiffi, prima e dopo le elezioni di Maggio 2019. In particolare stupisce come l’associazione Focus, rappresentata da Fernando Cianella, già ex segretario del Pd, possa arrivare ad affermare che: ‘è lieta di apprendere che l’Assessore Donatella Cordone, nostro rappresentante nell’attuale Amministrazione, si sia espressa assieme a tutta la Giunta comunale favorevole’ al ricorso al TAR. All’associazione Focus, al vice-presidente Cianella e forse anche alla stessa Cordone, forse sfugge che la delibera di giunta n.144/2019 di incarico legale per ricorrere contro il Puar non è stata votata dalla Cordone perché la stessa era assente, come da foto allegata. Quando Cordone si è espressa in maniera contraria al biodigestore? In Consiglio comunale? Mai! Durante la fase di preparazione della campagna elettorale, quando da candidata sindaco della Lega diventava candidata consigliere per Giuliano Galiffi con Focus? Quando?”
E sul mancato ascolto dell’amministrazione, nel 2017, denunciato da Focus, pone dei dubbi all’opposizione moscianese che ricorda come molti rappresentanti di allora sono stati confermati. “Ma, ancora, Focus non ha dato ausilio a questa Maggioranza perché venisse confermata l’azione politico-amministrativa di Giuliano Galiffi? Raccogliendo le sorti di Cordone che, da verdi, si sfumavano improvvisamente di rosso? Non possiamo neanche sottacere, peraltro, che anche Lattanzi era assente alla votazione di conferimento dell’incarico oltre al fatto che, per quanto a noi noto, ad oggi l’assessore Cordone è pure Presidente di Focus. La campagna elettorale è finita ed ai cittadini di Selva e Mosciano Stazione chi ha promesso che il biodigestore avrebbe avuto una difficile realizzazione, deve solo chiedere scusa, rispetto al consenso ottenuto. Del resto il ricorso al TAR, fino a prova contraria, contro l’impianto è stato promosso solo da due privati ed il Comune ancora non lo ha depositato. Nell’impostazione politica ci vuole onestà intellettuale e verità, quelle che Obiettivo Mosciano ha predicato in tutta la campagna elettorale che, invece, ha premiato il cambio di bandiere e le ipocrisie. Infatti: là dove ci sono interessi privati, Obiettivo Mosciano non ci sarà mai. Là dove a parlare ci sono Asl, Regione, Comitati tecnici e scientifici, Obiettivo Mosciano fa spazio al brocardo dell’Ubi maior minor cessat”.
“Focus e la Maggioranza di centro-sinistra devono, invece, spiegare ai cittadini perché Mosciano Stazione è ridotta, come è ridotta. Dove era Cordone negli ultimi dieci anni? Che ruolo ha avuto Cianella Fernando negli ultimi quindici anni della storia politica di questo paese? Dove erano Galiffi, Lattanzi, Rossi e Cesarini? La risposta è immediata. Non dovrebbe parlare nessuno”, conclude l’opposizione moscianese.