Per il rilancio e valorizzazione delle aree interne teramane, “si sta assistendo ad un progressivo, e neppure lento, declino delle stesse”, sottolinea il sindaco di Crognaleto, Giuseppe D’Alonzo.
“I drastici tagli disposti dai governi centrali e locali ai servizi essenziali, quali i trasporti con la riduzione delle corse messe a disposizione per facilitare la mobilità di chi vive nelle zone più disagiate, i servizi sociali e sanitari con la chiusura o il ridimensionamento dei Presidi sanitari, a volte anche volontari, delle Guardie mediche non più tutelate dalla normativa vigente, dei Distretti Sanitari di base, tra cui quello di Montorio al Vomano, i servizi correlati all’istruzione con l’ingiusta equiparazione dei piccoli plessi di montagna alle più grandi scuole metropolitane, hanno determinato una regressione inarrestabile delle Aree Interne, soprattutto di quelle montane – sottolinea – È necessario proporre progetti finalizzati a contribuire al processo di riorganizzazione dei servizi pubblici sul territorio delle Aree Interne, in grado di garantire l’individuazione di modelli di gestione efficaci e coerenti con le esigenze dei territori, partendo proprio dalla promozione dello sviluppo sociale ed economico e l’incremento dei servizi essenziali di cittadinanza – salute, istruzione, mobilità – nonché la valorizzazione del patrimonio forestale e del turismo”.
D’Alonzo sottolinea che “in ragione di ciò, assume un’importanza fondamentale la scelta della localizzazione del nuovo presidio ospedaliero da realizzarsi nella provincia di Teramo, grazie ad un finanziamento di quasi 82 milioni di euro stanziato con un decreto sull’edilizia sanitaria dell’ex Ministro alla Salute Giulia Grillo. Il dibattito che si è acceso intorno a tale argomento scaturisce dalla non condivisione, da parte dei Comitati di quartiere, della scelta di Piano d’Accio quale sito preferenziale per la realizzazione del nuovo ospedale e la proposta, invece, di Villa Mosca, nella stessa area dove si trova oggi il Mazzini e in cui sono già presenti infrastrutture, quali parcheggi e viabilità, che abbatterebbero i costi dell’intervento principale. Volendo ragionare in termini di rilancio delle Aree Interne, ritengo si debba pensare ad una localizzazione più baricentrica rispetto al contesto provinciale e più vicina alle piccole realtà, dove insiste maggiormente una popolazione anziana e più bisognosa di assistenza e cure sanitarie”.
Per D’Alonzo: “È pensabile, se non necessario, realizzare la nuova struttura ospedaliera nei pressi di Villa Tordinia, dove è sita la Motorizzazione Civile, in modo da completare anche il Lotto Zero in direzione Montorio al Vomano. Tale progettualità creerebbe una condizione logistica ottimale e funzionale per le problematiche della città, della costa e soprattutto delle Aree Interne. Ora, e mi rivolgo al Capo Dipartimento, al sindaco di Teramo e alla politica tutta, è il momento di dimostrare con i fatti l’attenzione alle aree interne, che tanto si proclama nei momenti di riflessione. Organizzerò, a breve, un’intesa con i sindaci dell’entroterra per avanzare tale proposta nei modi e nelle forme più convenevoli”.