Atri. “Un silenzio assordante e politicamente colpevole”, scrive il circolo del Pd di Atri che, dopo la proposta avanzata sulla riorganizzazione del San Liberatore e la richiesta di un consiglio comunale urgente, “si aspettava un dibattito vero e serio tra le forze politiche, i sindacati, i cittadini. Invece dobbiamo constatare un silenzio assordante e politicamente colpevole da parte del sindaco Ferretti e della maggioranza di destra che ci governa”.
“Come interpretarlo? Siamo d’accordo e non lo vogliamo riconoscere per non dare l’imprimatur al PD? Siamo in disaccordo, ma divisi sul da farsi? Abbiamo un altro progetto, ma inconfessabile? Intanto si va avanti senza programmazione e chiarezza, lasciando le cose alla mercé di piccoli non si sa bene chi. Iniziative improvvisate, manovre non chiare sul piano organizzativo con finalità tutte da verificare. Tutto fa pensare a un disegno non di rilancio qualitativo o ad un potenziamento, ma ad una deriva studiata e procurata per trasformare il nostro nosocomio in un grande reparto di lungodegenza”.
E ancora: “Vecchie ipotesi e strategie perdenti tornano a muoversi nella oscurità e nella mancanza di programmi e progetti all’altezza delle grandi opportunità create dal rilancio della Sanità dopo la pandemia del coronavirus. No, non ci siamo! Non consentiremo questo! Attendiamo di essere smentiti nella massima assise civica e cioè in consiglio comunale. Il nostro progetto è tutt’altro. Non abbiamo lavorato per nulla. Atri non merita le scorrerie impazzite dei singoli e degli organizzati. Il Sindaco è cosciente di questo o è (come al solito) inconsapevole. Vi avevamo detto che vi avremmo aspettato al varco, che avremmo verificato. Eccoci! Il S. Liberatore non si tocca!”