Che in ogni caso non si legano a dissidi interni a problemi di altra natura ma “per rispettare il principio di alternanza in politica”.
“Già un anno fa, in piena campagna elettorale, avevamo preso in considerazione la possibilità di far provare , anche ad altre persone, un’esperienza all’interno del Consiglio Comunale”. Fabio Cinì lascerà quindi l’aula del consiglio comunale dopo un anno, per tornare ad indossare i panni del “semplice attivista”. Al posto di Cinì entrerà Massimo Di Gaetano osteopata di 45 anni e primo dei non eletti del Movimento 5 Stelle nelle scorse amministrative.
“Sono dimissioni prese in accordo con gli altri attivisti. Ho fatto questa scelta – spiega Cinì – perché penso che i principi e le idee siano molto più importanti dei soggetti e delle figure che li portano avanti.
Già quando mi candidai la prima volta, nel 2014, ero consapevole che non ci sarebbe mai stata una carriera politica per me, ma che sarebbe stato un impegno a termine”.
“Nell’aprile del 2018 la prospettiva di avere un’alternativa alla vecchia politica era stata costruita sulla mia figura, ma non essendo stato eletto sindaco ho ritenuto giusto valutare la possibilità di dare spazio anche ad altri cittadini impegnati nel Movimento 5 Stelle Nereto. E questo senza mancare di rispetto alle 605 persone che con il loro voto ci hanno dato fiducia. I nostri elettori sanno che, chiunque sia, il portavoce rappresenta comunque il volere di un’assemblea. Quindi che sia io o un altro soggetto non fa differenza”.
“Il mio impegno nel Movimento 5 Stelle Nereto – aggiunge Cinì – continuerà da attivista sempre con l’obiettivo che mi contraddistingue dal 2013 ad oggi, cioè fare il bene del paese dove sono nato e cresciuto. Appoggerò e sosterrò Massimo Di Gaetano nella totalità del lavoro e del ruolo che andrà a svolgere mettendo, al suo servizio, l’esperienza accumulata all’interno delle mura comunali. Aggiungo con orgoglio che ormai siamo una realtà consolidata, un gruppo che negli anni è stato sempre propositivo ed ha lavorato sempre e solo in un’unica direzione: il bene dei neretesi”.