Si chiama ‘MAREA’, acronimo di ‘Macroregione Europa Abruzzo’ ed è la nuova associazione politico-culturale ideata e realizzata dall’ex consigliere regionale Luciano Monticelli.
A muovere l’esponente del Partito Democratico è la voglia di condividere le competenze ogni giorno messe in campo in politica e, soprattutto, fare breccia tra le nuove generazioni, “che – come precisa meglio egli stesso – hanno necessità di comprendere cosa ci sia alle radici della politica. Purtroppo, viviamo un particolarissimo momento storico, nel quale ci insegnano che essere un buon politico significa avere esclusivamente padronanza dei mezzi di comunicazione. In realtà, la politica, quella vera, va oltre i social network e i selfie e si basa su competenze e capacità di amministrare, su una solida cultura politica. Io ho modo di acquisirla e spenderla tutti i giorni nella mia attività politica, ma credo che sia nostro compito educare anche i più giovani, quelli ai quali un domani consegneremo quanto fatto finora”.
Nasce da qui l’idea di costituire ‘MAREA’, attraverso la quale sarà avviata una vera e propria scuola di formazione politica, condotta da docenti universitari e personalità di rilievo. “In essa – continua Luciano Monticelli – parleremo di ambiente, bene comune, diritto, etica, Costituzione, Unione Europea, democrazia, nuovi nazionalismi e molto altro. L’obiettivo è quello di far capire ai giovani come funziona la pubblica amministrazione, il sistema politico, amministrativo ed economico e dotarli in questo modo di strumenti, che saranno utili sia a coloro che decideranno di intraprendere un percorso politico sia a quelli che, invece, da liberi cittadini sono quotidianamente chiamati a interpretare e soppesare le scelte di chi guida il nostro Paese”.
Di fronte al rischio di perdita di credibilità della politica che già ad oggi l’Italia si trova a dover constatare, ‘MAREA’ punta dunque a un nuovo orizzonte politico-culturale. “L’auspicio – conclude Monticelli – è che sia possibile dare un effettivo senso alla politica. A riprova di ciò, l’associazione punta anche alla creazione di un ufficio di progettazione europea e a scambi culturali di carattere europeo, nella convinzione che tutto passi da una visione allargata delle Regioni. Ormai è imprescindibile pensare alle comunità come unite sebbene diverse, nell’ottica di un’Europa dei popoli che costituisce un futuro innegabile”.