Mosciano, Consiglio di Stato dà il via libera al biodigestore: critiche all’amministrazione

Mosciano. Il Consiglio di Stato, respingendo gli appelli del Comune e dei privati, ha dato il via libera alla realizzazione del biodigestore a Mosciano Stazione. Una decisione che ha scatenato la polemica dell’opposizione nei confronti dell’amministrazione comunale.

“È chiaro che anche la vicenda del biodigestore – commentano i consiglieri di Obiettivo Mosciano – , come è stata a suo tempo quella del Cirsu Spa, appalesa la confusione-per non dire altro-nella gestione delle politiche ambientali ed urbanistiche da parte del Comune di Mosciano.

Perdere anche al Consiglio di Stato, con ulteriori 9.000,00 euro che si aggiungono ai quasi 30.000 già spesi per legali e tecnici, denota oltre che il totale disinteresse per la gestione delle pubbliche finanze, anche la mancanza di una visione, in nome della sola autoreferenzialita’. Dire che questo risultato era pressoché scontato, appare ormai quasi superfluo.

Come superfluo, anzi utopico, appare pensare che Sindaco, Assessore all’Ambiente ed attuale Vice-Sindaco (Galiffi, Lattanzi, Rossi), ovvero coloro che più da vicino hanno avuto contezza della “questione”biodigestore, rassegnino le loro dimissioni. Fosse solo per la mera propaganda diffusa sulle teste dei cittadini in questi anni di contenzioso.

Al pari di chi, Burrin,da Presidente di uno pseudo comitato creato ad hoc, si è trovato a salire(per poco tempo in realtà)sullo scranno di assessore, per poi scendere. Stesso discorso per tutte quelle forze politiche pure presenti nella compagine amministrativa e fuori che non hanno capito cosa sarebbe accaduto, trattando l’argomento biodigestore solo “pour parler “, improvvisandosi a nuovi difensori del territorio, senza considerare che, quello stesso territorio prima di essere nostro, rientra nell’organizzazione di uno Stato che ha delle regole. Che-per qualcuno suonerà strano-valgono anche per il comune di Mosciano.

E per chi, furbescamente, potrà pensare di rimbalzare gli errori politici/amministrativi sulla storia del biodigestore, facendo leva su scelte personali (che, pure, ci hanno riguardato come gruppo, perché per ciò che concerne i temi etici non dimentichiamo il principio della libertà di pensiero e del libero arbitrio, nel rispetto della compagine di cui si fa parte)resta fermo non un monito, ma un dato di fatto.

Chi amministra se sbaglia (come ha sbagliato Galiffi) deve pagare. Noi continuiamo ad essere fieramente all’opposizione di questa Maggioranza e dei suoi alleati”, concludono i consiglieri di Obiettivo Mosciano.

 

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