E’ quella che è successo questa mattina nella cittadina teramana, denunciato dalla Consigliera, ma anche mamma di un bimbo di 27 mesi, Maria Cristina Cianella.
“Un bambino che, come i suoi amichetti che oggi sono tornati al nido, oppure i futuri amichetti che sono tornati alla Scuola dell’Infanzia Capoluogo (visto che sono ubicati presso la medesima struttura in Via della Stazione di Mosciano), hanno dovuto subire un inescusabile sopruso da parte dei grandi, I grandi sono i nostri amministratori. Dopo due giorni di gelo e di chiusura concertata delle scuole, infatti, l’impianto di riscaldamento del nido e della scuola e dell’infanzia non erano funzionanti”.
La mamma-consigliera precisa che questa mattina i termosifoni sarebbero stati riaccesi ma non funzionavano così le sono state costrette a richiamare i genitori per riprendere i figli.
“Nessuna di queste circostanze è smentibile perché vissuta in prima persona da me, ma purtroppo da mio figlio, infreddolito dagli ambienti gelidi che oggi, nonostante il valore e l’affetto delle educatrici, lo hanno accolto.
La Cianella conclude con un duro attacco all’amministrazione: “Se i bimbi dovessero rimanere a casa, per il malfunzionamento dell’impianto o perché malati, dovranno rimanere a casa anche i responsabili. Una volta per tutte!”