Morro d’Oro. “Una decisione incomprensibile e miope quella assunta dall’amministrazione comunale di Morro D’Oro che ieri ha iniziato l’abbattimento delle 29 piante che compongono il viale di Carriera, senza dare alla minoranza e alla cittadinanza la possibilità di esprimersi sulla vicenda”.
Lo ha dichiarato Piergiorgio Possenti, segretario provinciale e Reggente del Circolo PD di Morro D’Oro, spiegando che “nel 2019, la precedente amministrazione a guida PD, aveva ideato e approvato un progetto di messa in sicurezza e potatura della piantumazione comunale, compresi i pini di via Carriera, per un importo di 25 mila euro provvedendo anche ad appaltare l’intervento. L’attuale amministrazione ha, in modo immotivato, abbandonato il precedente progetto già avviato e in parte realizzato, scegliendo di eliminare completamente la piantumazione esistente. Si tratta, giova ricordarlo, di alberi quasi secolari molti dei quali in buona salute, che caratterizzano il borgo di Morro D’Oro e sono senza ombra di dubbio patrimonio della Comunità”.
“A ciò si aggiunge, come rilevato e denunciato anche dal WWF, l’aggravante della stagione: siamo infatti in piena primavera periodo in cui nidificano molte specie presenti sul nostro territorio. La legge, riportata anche nel contratto di appalto per l’abbattimento firmato dal Comune, indica chiaramente come gli alberi ‘si potranno abbattere in qualsiasi periodo dell’anno, tranne i mesi compresi tra Marzo e Luglio, per salvaguardare l’avifauna’”.
“Non discutiamo e non siamo aprioristicamente contrari all’abbattimento di un albero per motivi di sicurezza, ma contestiamo fermamente la scelta del periodo, assolutamente sbagliato, la decisione senza alcun discernimento di abbattere 29 alberi stravolgendo il caratteristico aspetto della via e, infine, il metodo usato dall’amministrazione, la quale mette in campo azioni ambientali così impattanti senza avvertire la necessità di un confronto con la cittadinanza., con la minoranza e con le Associazioni ambientaliste che subito hanno manifestato la propria disponibilità al dialogo”, conclude Possenti.