I consiglieri di minoranza Marco Citerei e Gabriella Zuccarini di “Montorio che Vive”, Andrea Guizzetti e Paolo Sacchini di “Montorio Avanti Insieme”, e Alessia Nori e Mario Colangeli del “Gruppo Misto” sottolineano la situazione di continuo stallo politico dell’amministrazione Facciolini.
“In questo un anno e mezzo di amministrazione, dove è accaduto di tutto, come la convocazione del consiglio comunale da parte del prefetto, il rinvio del bilancio per errori politici grossolani, la mancata approvazione di progetti strategici, vedasi Mote, è chiaro dunque che agli attuali amministratori interessa solo il potere e la poltrona. Difatti la minoranza, nei numeri, ha già superato la maggioranza, con la formazione in itinere del gruppo misto. A due settimane dall’ ultimo consiglio comunale, il sindaco ancora non riesce ad assegnare le deleghe – dicono – Questo evidenzia che ciò che avevano richiesto i consiglieri Nibid e Valleriani, ossia una svolta programmatica e l’assegnazione delle deleghe, non è accaduto, infatti è ancora tutto fermo da un punto di vista tematico, e cristallizzato da un punto di vista politico”.
E ancora: “E’ lampante l’esempio di Rastelli che anche se ha perduto l’assessorato, ha mantenuto le deleghe, che sono ciò che davvero permette di prendere decisioni ed agire. Rastelli è palese essere un uomo di fiducia del sindaco, altrettanto chiaro è che per la Nibid, Valleriani e Di Marcantonio non godono della stessa stima. Altrettanto evidente è che a questi ultimi interessa solo il potere e le poltrone. Sorgono altri quesiti: come si pone l’amministrazione in merito all’assenza di due funzionari, Marcello Ferreo ed Ennio Cingoli, che occupano un ruolo di rilievo in uffici strategici per il nostro comune? Quali sono i tempi di attesa per risolvere questa situazione di stallo perenne?”.
Infine i consiglieri comunali stanno pensando di organizzare il primo flash mob per fine anno a Montorio denominato “l’anguilla montoriese”, al fine di richiamare in piazza centinaia di montoriesi, pacificamente, per porgere un argine al clima pesante che l’amministrazione Facciolini ha instaurato nel paese.