Sul progetto di pista ciclabile, che la giunta comunale di Montorio al Vomano ha approvato il 26 marzo scorso, continua la richiesta di chiarimenti da parte delle opposizioni.
I consiglieri del gruppo “Montorio guarda avanti” Eleonora Magno e Andrea Guizzetti e i consiglieri del gruppo “Impegno comune” Alessandro Di Giambattista e Alessia Nori hanno presentato una interrogazione urgente che nel prossimo consiglio, convocato su sollecitazione della minoranza a 4 mesi dall’ultima seduta, “dovrebbe finalmente riuscire a far luce sulle criticità già individuate e sulle quali si sarebbe auspicato un confronto prima dell’approvazione del progetto definitivo. L’opposizione non discute l’idea generale di realizzare una pista ciclabile, condividendo l’intento di favorire la sicurezza stradale e incentivare la mobilità alternativa a quella motorizzata, ritiene però poco sostenibili alcune soluzioni individuate dal progetto proposto e invita a valutarne meglio le conseguenze sulla vita di tutti i cittadini a vario titolo interessati dalla trasformazione. Tra le criticità è sottolineata quella della severa contrazione dei parcheggi”.
E ancora: “L’esame degli elaborati grafici pubblicati sull’Albo del comune lascia emergere che su Viale Duca degli Abruzzi si perderebbero circa 40 parcheggi, circa un terzo della disponibilità attuale e soprattutto nel tratto in cui già adesso si fatica a trovare posto perché vi si concentrano diversi condomini privi di garage, attività commerciali e ambulatori medici. Con l’interrogazione presentata al sindaco si cerca di chiarire i seguenti aspetti: se si è prevista, a compensazione dei posti persi, una soluzione alternativa (e immediata) per assicurare il parcheggio in area ragionevolmente vicina alle abitazioni di residenza; se si sia valutato l’impatto che l’opera potrà avere, con la restrizione della disponibilità di parcheggio, sulle attività economiche dell’area interessata; se si disponga di un parere formale della Polizia Municipale sulle prospettate modifiche alla circolazione, anche considerando il presumibile aumento di traffico in viale Risorgimento e se sia stato previsto un piano per la gestione in sicurezza delle operazioni di ingresso e uscita da scuola nel nuovo quadro della viabilità; se si intenda valutare soluzioni alternative anche prendendo in esame le possibilità offerte dalla L. n. 120/2020, con il ricorso alle Bike Line e a tratti di corsie ciclabili nei punti in cui risulti troppo oneroso sacrificare posti auto per realizzare integralmente la pista ciclabile; se, in definitiva, si intenda considerare per la pista ciclabile un’ubicazione e un percorso diversi (sfruttando, per esempio il lungofiume) qualora, a un attento bilanciamento di interessi e nonostante le proposte di miglioramento, risultasse eccessivamente impattante le realizzazione dell’opera nell’area individuata dal progetto approvato”.