Montorio, la minoranza: “Per l’amministrazione un’altra brutta figura”

Montorio. La minoranza consiliare di Montorio torna a pungolare l’amministrazione Altitonante.

“Troviamo davvero imbarazzante che il nostro comune debba essere sollecitato dal Prefetto a rispettare i termini previsti dalla legge per adempimenti che richiederebbero la massima cura e attenzione da parte del sindaco” sottolineano i consiglieri di minoranza Eleonora Magno e Andrea Guizzetti di Montorio Guarda Avanti, Alessandro Di Giambattista e Alessia Nori di Montorio Impegno Comune “l’Amministrazione Altitonante è stata infatti richiamata per la mancata approvazione, entro il termine del 31 maggio scorso, del rendiconto della gestione per l’anno 2020. La mancata approvazione di detto documento comporta l’attivazione delle procedure dettate dalla normativa in materia, che prevede, come ultima soluzione, lo scioglimento del Consiglio Comunale. Ai sensi e per gli effetti della normativa richiamata nella comunicazione datata 22/06/2020, ieri, la Prefettura, assegna il termine di 20 (venti) giorni, dalla data di ultima notifica nei confronti dei singoli consiglieri, affinché il Consiglio Comunale adotti il citato provvedimento. Ora, come concordato nella conferenza dei capigruppo, il 12 luglio, molto probabilmente, ci sarà il Consiglio Comunale in merito, sperando non ci siano altre sorprese, ma la figuraccia è stata fatta di certo”.

“Consideriamo questo ritardo un segno di grave inefficienza e di preoccupante difficoltà a operare rispettando le regole” continuano i consiglieri di Montorio Guarda Avanti e di Montorio Impegno Comune. “Abbiamo già più volte denunciato questa scarsa attenzione alle corrette prassi istituzionali: sempre assai tardiva e spesso lacunosa la pubblicazione degli atti e le risposte alle richieste di documenti e chiarimenti avanzate dalle opposizioni arrivano, quando arrivano, senza fornire gli attesi riscontri. Un esempio per tutti… Nonostante l’esplicita accorata richiesta dei consiglieri di opposizione e benché lo Statuto all’art. 12, c. 1 reciti che “Ai gruppi consiliari, per l’esercizio delle loro funzioni, sono assicurati idonei spazi nei locali del Comune, nell’ambito della sede municipale”, nella clamorosa e costosa ristrutturazione degli uffici attualmente in corso, tra le sale della sede del Comune e palazzo Patrizi, il sindaco non ha ritenuto di poter destinare neanche una piccola stanzetta ai lavori dei consiglieri di minoranza, troppo preso dall’opera di restyling del proprio ufficio o semplicemente del tutto insensibile alle esigenze della dialettica democratica: per lui, ormai è chiaro, i consiglieri, tanto di maggioranza quanto di minoranza, sono un inutile orpello che appesantisce e rallenta la sua marcia trionfale… Marcia verso dove?”

E concludono: “Dall’insediamento di questa amministrazione ormai sono passati 9 mesi e al di là dei periodici annunci roboanti, dei numerosi incarichi di consulenza esterni, delle nefaste prove di forza con i sindaci del comprensorio, non solo nessuna delle promesse opere strategiche è stata avviata ma neanche si riesce ad assicurare l’ordinaria manutenzione e cura dell’esistente: troviamo erba alta ovunque, basta farsi un giro per le strade, nelle frazioni, nei cimiteri, addirittura nei luoghi che dovrebbero essere il fiore all’occhiello del nostro paese, come l’orto botanico nel chiostro degli Zoccolanti, ormai impraticabile e inaccessibile al pubblico. Chiediamo al sindaco di fare meno annunci, di passare ai fatti concreti, di fare miglior uso delle risorse pubbliche, e soprattutto di evitare le continue brutte figure che sta facendo fare al nostro paese a tutti i livelli”.

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