Montorio. Presentata questa mattina dalla minoranza, Eleonora Magno e Andrea Guizzetti di “Montorio Guarda Avanti”, Alessandro Di Giambattista e Alessia Nori di “Montorio Impegno Comune”, una mozione che impegna l’amministrazione comunale, Sindaco e Giunta, a dotarsi di un regolamento interno per gli incarichi e acquisti sotto soglia e in economia.
“La mozione, proposta dall’avvocato Riccardo Panzone, candidato nelle scorse elezioni comunali, con la lista di “Montorio Impegno Comune”, è stata subito da noi condivisa” dichiarano i consiglieri di minoranza. “L’obiettivo per le spese economali, è di garantire i principi di economicità, efficacia, tempestività e correttezza, libera concorrenza, non discriminazione, trasparenza, proporzionalità, nonché di pubblicità. Nello specifico la proposta è volta a garantire: il reperimento sistematico di almeno tre o più preventivi (fatte salve inderogabili e oggettive ragioni di urgenza connesse all’affidamento) ed operare opportune e propedeutiche indagini di mercato; una corretta rotazione degli inviti a partecipare agli affidamenti stessi; la giusta tutela all’economia del territorio, riservando, in sede di inviti a partecipare, in proporzione, posti destinati ad aziende con sede legale nel territorio del comune. A istituire, ove mancanti, appositi elenchi o albi dei fornitori, possibilmente online, che possano garantire la massima trasparenza nel principio di rotazione e stabilire quale obiettivo del comune quello di garantire al massimo la libera concorrenza, la non discriminazione e la pubblicità, il contrasto ad attività distorsive con riferimento a tali principi”.
“Le più recenti riforme in ambito di appalti pubblici hanno introdotto delle procedure derogatorie al codice degli appalti” continuano Magno, Guizzetti, Di Giambattista e Nori. “Pur comprendendo la ratio di tali interventi, sottesa a velocizzare le procedure, va detto che nella maggioranza degli enti locali medio – piccoli, come il nostro, l’affidamento senza alcun confronto concorrenziale, applicato a una soglia decisamente elevata come quella fino a 150 mila euro (così come previsto dalla deroga) può determinare delle gravi lesioni ai principi di libera concorrenza e violazioni discriminatorie in tema di trasparenza, proporzionalità e pubblicità. Anche l’ANAC, nell’ambito delle linee guida ricorda come “Le stazioni appaltanti possono ricorrere, nell’esercizio della propria discrezionalità, alle procedure ordinarie, anziché a quelle semplificate, qualora le esigenze del mercato suggeriscano di assicurare il massimo confronto concorrenziale e ribadendo, la necessità di applicare il principio di rotazione degli affidamenti”.
“Riteniamo che nel rapporto costi-benefici, l’applicazione della deroga, potrebbe abbassare l’attenzione verso la prevenzione della corruzione ed indebite pressioni” concludono i consiglieri di Montorio Guarda Avanti e di Montorio Impegno Comune, “rappresentando, viceversa, un blando beneficio dato dalla velocizzazione degli appalti per grandi opere comunali. Ci attendiamo una presa di coscienza del sindaco e della maggioranza, e la piena condivisione di tale proposta”.