Martinsicuro, ponte sul Tronto: il Pd replica al sindaco

Martinsicuro. Resta vivace il confronto dialettico, e politico, attorno al percorso legato alla realizzazione del ponte ciclabile sul fiume Tronto. Il circolo del Pd ha diffuso una ulteriore nota nella quale si evidenzia la contrarierà alle valutazioni del sindaco.

 

“La necessità di “visibilità politica” del sindaco e della sua amministrazione non impedirà di esercitare il nostro diritto a fare opposizione. Il Sindaco o un membro della maggioranza non possono imputare all’opposizione e nello specifico al PD eventuali ritardi o pratiche ostruzionistiche all’azione amministrativa”, si legge nella nota del partito guidato da Martina Costantini.

“Vogliamo ricordare che anche chi non ha votato per questa amministrazione ha diritto di essere rappresentato nel proprio dissenso, lì dove dovesse servire anche solo per chiarimenti o stimolare, attraverso il consigliere di opposizione eletto democraticamente.
L’evento istituzionale di presentazione progetto del ponte avrebbe dovuto avere una postura istituzionale e comunicare i contenuti primari del progetto, insieme ad un crono-programma e tutti i finanziamenti ad esso collegati.
Invece, abbiamo sentito il Presidente abruzzese Marsilio accusare il Pd e i cittadini di aver tenuto, il giorno dopo aver scoperto che i fondi per il ponte erano stati dirottati al Giro d’Italia una polemica “inutile e strumentale” con “manifestazioni allarmistiche, lenzuola” definendoci, in fine, dei parolai…..”senza altro aggiungere; ed adesso lo ripete l’amministrazione comunale senza altro aggiungere.

Dalla conferenza, invece, avremmo voluto sapere cosa aggiungono la Regione Abruzzo ed il Comune di Martinsicuro al progetto del ponte. Quale valore vuole dare il sindaco alla realizzazione del ponte? C’è una visione più ampia dell’opera che permetta di valorizzare il patrimonio culturale, paesaggistico, turistico locale? Se diamo uno sguardo dal ponte, in prospettiva futura, come si presenta Martinsicuro? Quali sono i temi di sviluppo del territorio che sono stati proposti?
Questo non lo abbiamo capito, perché non è stato detto. Il ruolo di un Comune dovrebbe essere di dare un contesto all’opera e questo, senza avere avuto risposte, il PD chiede a nome di tutti i cittadini al sindaco.

Noi abbiamo sempre lavorato – è la storia dei fatti – affinché lo sviluppo del turismo e la vivibilità della nostra città avessero innanzitutto l’obiettivo della valorizzazione dell’area della foce del Tronto, con la realizzazione del porto turistico- peschereccio, la delocalizzazione del depuratore creando un’area verde attrezzata ed il conseguente ponte ciclopedonale sul Tronto.

Si, abbiamo lavorato già 16 anni fa quando c’era un’idea, con l’amministrazione Maloni, idea che, subito dopo, non fu presa come una opportunità dall’amministrazione Di Salvatore. L’idea si arenò ma fu ripresa dal PD di Martinsicuro nel 2015 con l’allora all’assessore regionale al Demanio marittimo e cicloturismo del PD Dino Pepe e prese forma nel 2016, dopo il riconoscimento del Ministero per lo Sviluppo di un’area di crisi complessa denominata Vibrata-Tronto.

I due presidenti della provincia di Teramo ed Ascoli Piceno rispettivamente Di Sabatino e D’Erasmo sottoscrivevano il protocollo d’intesa insieme all’assessore PD regionale abruzzese Dino Pepe, alla vicepresidente PD regione Marche Casini , il sindaco di Martinsicuro Paolo Camaioni e l’assessore Spadoni di San Benedetto. Le 2 regioni si impegnarono così a finanziare l’opera e la provincia di Teramo sarebbe stato l’ente attuatore. Il sindaco Vagnoni dovrebbe ricordarlo bene visto che era presente quel giorno in qualità di consigliere delegato all’ambiente della provincia di Teramo. Dal 2016 ad oggi si è stati capaci di vanificare tutto, ad iniziare un nuovo iter ed a dover aspettare ancora”.

 

 

 

 

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