Martinsicuro, bando aree degradate. La replica di Vagnoni: ancora nessuna certezza sui fondi

Martinsucuro. Nessuna certezza sui fondi e sulla possibile erogazione degli stessi. Né da parte del Ministero e né da parte della Regione nel cofinanziare il progetto.

 

Al centro della riflessione del sindaco di Martinsicuro, Massimo Vagnoni, finisce la vicenda relativa al bando per le are degradate e il famoso progetto per il quartiere Tronto finito al centro di una polemica perché rimasto sottotraccia relativamente al finanziamento.

 

Lo scorso 26 febbraio il Comune di Martinsicuro è stato invitato ad una cerimonia, organizzata a Bologna dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, nella quale è stata firmata la convenzione con tutti sindaci dei comuni risultati beneficiari delle risorse previste dal cosiddetto “Piano  Nazionale per la riqualificazione sociale e culturale delle aree urbane degradate”. Progetto, questo, predisposto dagli uffici del comune e approvato  dalla precedente amministrazione, ma che al momento, firma a parte, ancora non vede tempistiche e notizie certe sull’erogazione di alcun fondo.

 

Il percorso, avviato nel 2015, prevedeva infatti un progetto di riqualificazione per la zona Tronto pari a circa 1,9 milioni da coprire, in parte con fondi Cipe (circa 1,5 milioni di euro), ed in parte con fondi propri che la Regione Abruzzo si era impegnata a cofinanziare, fino alla percentuale del 20% del finanziamento richiesto, sulla base di un protocollo firmato alla fine del 2015 della durata di un anno. Questo protocollo, che poteva essere rinnovato su accordo delle parti, prevedeva l’impegno da parte della Regione di una somma che andava da un minimo di 100.000 euro ad un massimo di 2.000.000 di euro.

 

“Di fronte a questo quadro”, spiega il sindaco Massimo Vagnoni, ” prima di comunicare qualsiasi notizia, ho ritenuto opportuno far fare dagli uffici le opportune verifiche sugli aspetti operativi per la realizzazione di un progetto che prevede diversi interventi legati ad un quadro economico ancora non definito. In particolare, non avendo avuto dalla Regione alcuna conferma dell’impegno assunto nel 2015 sulla base di un protocollo scaduto e non rinnovato, ci siamo posti il problema della possibilità di portare avanti comunque il progetto, magari rimodulandolo”.

 

“Non solo, la stessa Presidenza del Consiglio ci ha ulteriormente chiarito come passerà ancora del tempo prima che vengano comunicate, al nostro Comune, le direttive per poter procedere alla fase esecutiva del progetto, dovendo ancora istruire le pratiche dei primi 40 comuni finanziati.

Rispetto a questo quadro, che potrebbe comportare una rivisitazione del progetto presentato, ho ritenuto quindi opportuno acquisire quanti più elementi possibili prima di annunciare un finanziamento senza poter dire, con cognizione di causa, quali siano le effettive ricadute sul territorio in termini di interventi e di relative tempistiche” prosegue il primo cittadino truentino.

 

“Così come ho fatto per due finanziamenti assegnati nel mese di dicembre al nostro Comune, provenienti dai fondi stanziati per il sisma e riguardanti la struttura degli alloggi Erp in via dei Castani e per la scuola paritaria di via Aldo Moro, per un totale di 2.200.000 euro, rispetto ai quali siamo in attesa di conoscere tempi e modalità per l’utilizzo, anche in questo caso, come nel nostro stile, ho preferito non fare nessun annuncio, seguendo lo stesso ragionamento fatto per il bando relativo alle aree degradate” sottolinea Vagnoni.

 

“Ora, pur comprendendo l’interesse di Città Attiva nel rivendicare un risultato della propria azione amministrativa, del tutto ingiustificate e ridicole sono le accuse sollevate nei confronti del sottoscritto, reo secondo loro di aver voluto nascondere alla cittadinanza questa notizia”.

“E’ possibile, mi chiedo, che una convenzione firmata una settimana prima delle elezioni nazionali (non a caso a mio avviso), possa aver generato tutte queste polemiche? Possibile che il dibattito politico non possa incentrarsi su questioni più importanti rispetto a rivendicazioni di meriti, mai negati tra l’altro dal sottoscritto? Possibile che il confronto politico non possa elevarsi mettendo da parte inutili contrapposizioni fondate solo su pregiudizi?” si chiede il Sindaco di Martinsicuro. “Non ho avuto, non ho e non avrò mai alcun interesse a rivendicare, per me stesso o per la mia amministrazione, eventuali benefici derivanti da azioni amministrative messe in campo nel passato. La cosa più importante sarà sempre lo sviluppo della nostra città a prescindere dai meriti”.

 

“Magari, se invece di fare un processo alle intenzioni, l’opposizione avesse avuto il buon senso di contattarmi, avremmo ben potuto concordare una comunicazione congiunta, senza perdere tempo in inutili chiacchiere. Purtroppo, invece, ancora una volta, è prevalso l’interesse di attaccarmi, senza una reale motivazione, creando ad arte una polemica che non sta né in cielo né in terra” conclude Vagnoni.

“Ho atteso qualche settimana, prima di rispondere a Città Attiva, proprio perché a me non interessano le polemiche, ma continuare a mantenere con i consiglieri e la cittadinanza un rapporto basato sul confronto e sulla condivisione continua dell’azione amministrativa.

Passi infatti l’osservazione del cittadino che vuole essere informato su ciò che coinvolge la comunità, ma non permetto a nessuno, men che meno a Città Attiva, di mettere in dubbio l’onestà intellettuale dell’amministrazione comunale che ho il privilegio di guidare e che, sin dal suo insediamento, si è contraddistinta per lo stile sobrio delle proprie azioni. Nelle prossime settimane, acquisite dalla Regione Abruzzo e dal Ministero le notizie necessarie, organizzeremo insieme a tutte le forze rappresentate in Consiglio, un incontro con la cittadinanza in cui illustreremo ciò che sarà possibile realizzare con il finanziamento concesso”.

 

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