“Abbiamo appreso con tutta la soddisfazione che merita la notizia dell’avvenuta approvazione della graduatoria per la realizzazione di Comunità energetiche rinnovabili, (C.E.R.)”.
A dirlo il commissario straordinario dell’Asp1, Roberto Canzio.
“Approvazione che vede assegnatario lo studio di fattibilità – di cui l’Ater è prezioso partner di programma nonché capofila e l’Asp1 Teramo è anch’essa partner di programma – secondo quanto previsto al bando, del contributo di 3.660.000 euro a valere sulla Linea A2.3 a A2.4 del Fondo Nazionale Complementare al PNRR – Next Appennino dedicata, appunto, ai programmi di investimento in C.E.R. Come è noto l’intervento oggetto di contributo ha quale obiettivo la realizzazione di una Comunità Energetica Rinnovabile che verrà costituita nel territorio del Comune di Teramo interessando – per quanto riguarda l’Asp1 – il complesso della Casa di Riposo “G. De Benedictis”, dove ha anche sede la stessa azienda”.
E ancora: “Un risultato, questo ottenuto, che gratifica il complesso lavoro svolto dai soggetti partner improntato a un forte valore in termini di sostenibilità ambientale ma anche a un chiaro risvolto sociale proprio perché incentrato sul contenimento dei consumi energetici in un momento storico economico in cui questa esigenza si è dimostrata prioritaria. Nel caso della Asp1, questo aspetto era già stato contemplato, e a suo tempo approfondito, nel piano studiato per il risanamento dell’Azienda che ristagnava da anni -ma anche questa è cosa nota – in una preoccupante esposizione debitoria: proprio l’aver già pensato in tempi non sospetti alle energie rinnovabili, come pure all’efficientamento energetico, va a tradursi infatti in un essenziale abbattimento delle utenze. Come Azienda dei Servizi alla Persona, e lo abbiamo sottolineato in premessa, non possiamo che essere gratificati dell’assegnazione del contributo ma, proprio nella consapevolezza del nostro dovere di massimizzare l’abbattimento delle utenze del complesso di viale Crispi, ci troviamo ora in una fase di attenta valutazione. Va infatti considerata – con tutte le riflessioni del caso – la partecipazione dell’Asp1 anche ad un altro progetto in quel caso incentrato sul tema, particolarmente interessante, di un efficientamento energetico complessivo. Un progetto, quest’ultimo, in cui il risparmio sulle utenze – potendo contare su interventi di isolamento termico e coibentazione delle pareti – sarebbe più impattante rispetto alla sola azione mirata sulle energie rinnovabili. E più impattante risulterebbe quindi l’abbattimento delle utenze. Un obiettivo vitale, questo, per dare un seguito concreto al percorso virtuoso intrapreso dalla Asp1 nel piano di risanamento che abbiamo redatto e consentirle così di uscire dalle secche di annose, pesanti criticità che si era trascinata dietro per troppo tempo”.