Teramo. Secondo Italia Viva Teramo il Recovery Plan è uno stimolo per far ripartire il paese ma è obbligo dell’amministrazione comunale “presentare un piano organico e trasparente che abbracci una visione complessiva dei problemi del territorio e delle relative risposte per favorire crescita, innovazione e occupazione”.
“Mentre altri presentano progetti di connessione infrastrutturale tra essi e il resto d’Italia, o tra essi e il resto del mondo, ancora una volta l’immobilismo della giunta si riduce a una sterile parata da telegiornale” dicono in una nota i consiglieri Flavio Bartolini, Osvaldo di Teodoro e Giovanni Luzii. “Bisogna porre attenzione al Capoluogo di Provincia del domani per elevare la crescita del territorio con investimenti e riforme che facciano bene all’inclusività e alla vitalità del territorio attraverso la salvaguardia ambientale e la digitalizzazione. Non presentare progetti all’altezza significa la loro bocciatura e l’esclusione di Teramo dal Recovery plan. Questa è una cosa seria, un’occasione per fare politiche pubbliche di qualità e non dare ulteriore prova di pensare alla politica come esercizio retorico che illude i cittadini. Abbiamo l’obbligo di dare risposte serie e utili per il domani, non di sedurre la popolazione con promesse senza futuro”.
E ancora: “Ci chiediamo quale senso abbia avere tutte queste cabine di regia (Regionale, Provinciale e Comunale) sapendo che, quando ci sono troppi soggetti a metterci le mani non esce mai nulla di buono. In più IDEA TERAMO e il suo portale, al limite dell’ambiguo con i suoi riferimenti sbagliati, da la finta sensazione a chi vi accede di poter partecipare direttamente alla definizione dei progetti comunali. Ma questo raccoglitore di progetti è alternativo al Documento unico programmatico che il Sindaco ha sbandierato ed approvato? I progetti dovranno essere completi e strutturalmente integrati con altri investimenti, i piani dovranno essere presentati dagli Stati entro aprile e i finanziamenti non arriveranno prima del terzo trimestre del 2021. Il rischio è che sia una banale trovata per trovare il favore della cittadinanza, dandogli la sensazione che l’amministrazione lavora, quando invece si rischia di avere una semplice banca dati di progetti non cantierabili”.
Insomma, per i consiglieri di Italia Viva Teramo, “ci sarebbe bisogno prima di tutto di serietà e competenza politica capace di selezionare progetti scelti attentamente che si inseriscano in questi disegni complessivi, e non di progetti parziali o localistici. Il compito di una amministrazione è fare essa stessa proposte di riforma e innovazione, considerato che dovrebbe conoscere i nodi del territorio. La politica va fatta con visione, altrimenti crea danni. Che si pensi al “futuro della prossima generazione” mentre si risolvono i problemi del presente, anziché mostrarsi vicini agli interessi dei cittadini solo per scopi elettorali. Altrimenti rimarremo esclusi”.