Ambiente, lavoro, formazione, diritti: sono stati alcuni dei temi che hanno scaldato l’incontro/dibattito in piazza Martiri della Libertà a Teramo promosso dalla lista Calenda. L’appuntamento si è svolto ieri, martedì 13 settembre, ed ha visto giovani, studiosi e professionisti “interrogare” i candidati intervenuti a spiegare l’idea di Paese che Carlo Calenda intende realizzare tramite un programma fatto di punti seri, chiari e concreti.
Ed è proprio la concretezza ad aver caratterizzato l’incontro in piazza con domande puntuali sulle questioni climatiche e sulle fonti rinnovabili, ma anche sulla formazione dei giovani, sui diritti Lgbtq, sulle politiche del lavoro e di sostegno alle famiglie fino alla valorizzazione delle eccellenze abruzzesi.
L’evento è stato organizzato da Paolo Marra, studente di UniTe e responsabile organizzativo provinciale di Azione, e da Christian Gabriele Aceto, consigliere comunale di Roseto eletto nella Lista Under nuove energie per Roseto.
A rispondere alle domande dei presenti sono stati i candidati abruzzesi alle elezioni del 25 settembre della lista Calenda: Emanuela Pistoia, Giulio Cesare Sottanelli, Camillo D’Alessandro, Gianfranco Giuliante e Paolo Caioni.
La professoressa Pistoia, candidata alla Camera nel collegio Teramo-L’Aquila, ha sottolineato in più passaggi la centralità dell’Europa nelle strategie future del Paese e la necessità di perseguire un modello sociale liberale e laico per garantire crescita, sviluppo e diritti.
«Liberi, diversi e uguali nei diritti e nelle opportunità»: questo il motto della professoressa Pistoia, candidata e diretta sfidante della leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni nel collegio Teramo-L’Aquila.
Docente e studiosa di diritto dell’Unione Europea all’università di Teramo, ha accolto con forte interesse i temi sollecitati dai ragazzi in piazza Martiri che «hanno consentito di mettere in luce il metodo con il quale il programma di Calenda è stato pensato, che è quello di offrire ai problemi e alle sfide soluzioni capaci di reggere il medio e lungo periodo. Soluzioni che trasformino le minacce in opportunità e che costruiscano una società aperta e orientata alla convivenza e alla crescita di tutte le sue componenti», ha commentato la professoressa Pistoia al termine del partecipato incontro teramano.