A scatenare le polemiche, l’approvazione del piano industriale, la nomina di Dirigente, l’adesione ad Asme,
L’esponente del centrodestra giuliese, Jwan Costantini ha commentato: “il Commissario Soldà, a pochi mesi dalla scadenza del proprio mandato, continua ad adottare provvedimenti per la nostra città il cui contenuto esula dall’ordinaria amministrazione cui egli è chiamato”.
“Egli ha approvato – aggiunge – il Piano Industriale di durata decennale presentato dalla Giulianova Patrimonio e la nomina di un direttore generale. Riteniamo che tali provvedimenti siano quantomeno inopportuno essendo atti di chiaro indirizzo politico e, dunque, capaci di condizionare l’attività della futura amministrazione. Apprendiamo, inoltre, che il medesimo Commissario ha decretato un’ integrazione della retribuzione del Dirigente della II area per gli anni 2017 e 2018, agendo anche in questo caso – dal nostro punto di vista – ben oltre i confini dell’ordinaria amministrazione. Speriamo che tali provvedimenti vengano revocati ed in ogni caso attendiamo che la cittadinanza riceva spiegazioni circa i motivi di ‘urgenza’ che lo hanno spinto ad assumere tali decisioni”.
Anche l’ex vicesindaco e sindaco facente funzione per un breve periodo dopo le dimissioni di Mastromauro, Nausicaa Cameli, pone una serie di “inquietanti” interrogativi al Commissario: “Perché come primissimo atto il Commissario prefettizio ha aderito ad Asmel per le gare appalto? Perché il Commissario ha emanato un avviso pubblico per la nomina diretta di un dirigente comunale per 3 anni in un’area fondamentale per il nostro Comune? Perché il Commissario ha approvato il Piano Industriale della Giulianova Patrimonio per oltre 10 anni e ha previsto la nomina di un Direttore generale? Perché il Commissario ha integrato la retribuzione del Dirigente della II area per gli anni 2017 e 2018? Perché un Commissario che normalmente dovrebbe agire effettuando l’ ordinaria amministrazione, nel nostro comune sta facendo quotidianamente la straordinaria amministrazione?”
“Personalmente, sono oggi ancor più orgogliosa delle mie decisioni, uno degli ultimi atti – precisa l’ex vicesindaco – da me effettuati da Sindaco facente funzione fu proprio quello di rifiutarmi di nominare il direttore generale della Giulianova Patrimonio, in quanto tale atto sarebbe andato in contrasto con quanto deciso dal consiglio comunale e quindi da tutte le forze politiche presenti nel Consesso civico. Quelli del Commissario sono atti politici, strategici e condizionanti, non quindi di ordinaria gestione e come tali potrebbero impedire al futuro Sindaco una libera scelta , propria di chi ha l’onore e l’onere di guidare l’amministrazione.
“Nell’attendere, insieme ai cittadini, le risposte ai ‘perché’ la sottoscritta chiede a tutte le forze politiche presenti in città di istituire insieme un tavolo per esaminare tale situazione”, conclude la Cameli.
Fra tre mesi a Giulianova si voterà per scegliere la nuova amministrazione comunale, appare quindi logico che scelte strategiche per il futuro della città vengano effettuate dai governanti che i cittadini sceglieranno.
Dubbi sull’operato del Commissario anche dall’associazione di cultura politica, Il Cittadino Governante, in particolare sulla scelta del nuovo Dirigente dell’Area II del Direttore generale della Giulianova Patrimonio.
“In merito al primo punto – spiega l’associazione – va detto che per migliorare l’efficienza e la qualità degli atti amministrativi sarebbe opportuno dividere l’area II in due distinti settori (come suggerimmo di fare in Consiglio Comunale nel 2012, allorchè l’Urbanistica ed i Lavori Pubblici con i Rifiuti furono accorpati in un unico settore con le conseguenti lungaggini a tutti note). Va altresì detto che in un ambito così importante e così duramente toccato da gravi vicende giudiziarie sarebbe auspicabile una selezione ampia e trasparente per individuare le migliori professionalità. Quanto al secondo punto evidenziamo, come già affermato da Franco Arboretti in Consiglio Comunale, l’inutilità della costosa previsione di un Direttore generale in presenza della figura già esistente dell’Amministratore unico”.
Il Cittadino Governante però rincara la dose e chiede se “sono state adottate le misure correttive richieste dalla Corte dei Conti dopo l’esame dei Rendiconti del 2014 e del 2015 per garantire una sana gestione finanziaria del Comune e salvaguardare gli equilibri di Bilancio?”. All’associaizone giuliese preme sapere anche l’iter della realizzazione del nuovo polo scolastico a Giulianova Paese.
“Auspichiamo che l’ordinaria amministrazione vada avanti spedita, mentre quella straordinaria venga lasciata alla nuova amministrazione e al nuovo consiglio comunale”, conclude Il Cittadino Governante.