Giulianova. “Il 4 luglio è prevista l’inaugurazione del nuovo spartitraffico di Piazza Dalmazia, perché di questo si tratta, almeno per il momento”.
Lo hanno dichiarato i consiglieri del gruppo indipendente, Gianni Mastrilli e Pietro Tribuiani, spiegando di non voler “giudicare l’opera, se bella o brutta, ognuno è libero di esprimere la propria opinione, a noi preme rimarcare l’esosità dell’opera e la sua inutilità, e su questo sì che il sindaco Costantini giustamente si vanta, diteci: chi ha speso più di 650.000 euro per pochi metri quadrati di spartitraffico? Alle lamentele dei cittadini per la scarsa pulizia della Città il Sindaco si difende rispondendo che non può provvedere come si dovrebbe e potrebbe, a suo dire, per colpa dei debiti della precedente amministrazione di sinistra, però in questo caso per lo spartitraffico di Piazza Dalmazia usa i soldi dell’avanzo della precedente amministrazione prendendosene i meriti”.
“Ricapitolando – aggiungono – quando non può fare la colpa è della sinistra, quando invece fa cose con i soldi lasciati dai precedenti amministratori i meriti sono suoi. Ma quello che ancor più ci preoccupa, oltre allo spreco di risorse pubbliche e di quante cose si sarebbero potute fare per tutta la collettività con una cifra che supererà il milione di euro, è l’obiettivo finale, che è quello di chiudere definitivamente al traffico il lungomare est. Abbiamo visto tutti cosa è successo nei pochi giorni in cui è stato chiuso per lavori, la Città nel caos con il traffico impazzito e l’aria irrespirabile. Ora con il rifacimento della nuova pista ciclabile, a cui sono destinate altre 350.000 euro, si andrà a restringere ulteriormente la carreggiata est e ci troveremmo ad un bivio: chiuderlo al traffico delle auto definitivamente oppure mettere a rischio ciclisti e automobilisti, e conta poco che tra la stessa maggioranza ci siano divergenze, alla fine la lista Giulianova Turismo dimostrerà ancora una volta chi governa la Città”.
“Noi siamo del parere che tali scelte siano state fatte con uno scopo ben preciso: valorizzare e concentrare le attività economiche in quella specifica zona, togliendo definitivamente spazio al mercato sul lungomare, senza pensare alle conseguenze sulla viabilità e sulla qualità della vita dei cittadini che ci vivono tutto l’anno, a favore degli imprenditori turistici e delle attività che vi gravitano intorno, creando un disequilibrio che potrebbe causare gravi ripercussioni alle attività in generale”, concludono Mastrilli e Tribuiani.