A tre giorni dalle dimissioni, l’ormai ex sindaco di Giulianova Francesco Mastromauro è tornato sulla decisione presa da tre consiglieri comunali del Partito Democratico, Filipponi, Vasanella e Chiodi, di votare assieme alle opposizioni contro il provvedimento di adesione al consorzio Asmel per le procedure di appalto delle opere pubbliche.
L’atto, se fosse passato, avrebbe consentito al Comune di Giulianova di uscire dalla Stazione Unica appaltante della Provincia di Teramo, che ha progetti da assegnare fermi da oltre un anno, affidando tutte le procedute ad un consorzio privato a cui hanno aderito oltre 2mila Comun italiani. Mastromauro non risparmia critiche e la sua sembra anche una sentenza nei confronti del Pd giuliese.
L’ex sindaco accusa i tre consiglieri di non aver fatto l’interesse della città solo per una ripicca nei suoi confronti. Resta dunque la situazione di stagnazione per alcuni appalti, primo fra tutti quello relativo alla realizzazione della nuova caserma dei carabinieri che ha già ottenuto da tempo un finanziamento di oltre un milione di euro.
E sorgono forti dubbi per tutti quei progetti che devono avviare l’iter per l’affidamento. Il commissario prefettizio, che verrà nominato dopo il 26 ottobre, potrebbe però decidere di inserire il Comune di Giulianova in quel consorzio privato per le procedure di appalto, l’Asmel di Varese. Gli atti sono pronti e la decisione dello stesso commissario non dovrà essere avallata dal Consiglio Comunale che a quel punto sarà di fatto sciolto.