Lo ha denunciato Grazia Corini, presidente del Comitato di Quartiere Giulianova Lido, precisando che “tale patrimonio può essere distrutto solo ed esclusivamente, come prescrivono le norme di legge, per gravi motivi di salute delle stesse piante e per motivi di pubblica incolumità che non mettiamo in dubbio. Il problema è che il patrimonio si vede così fortemente depauperato ma nessuno ne conosce i motivi. Abbiamo ricevuto lamentele, domande, interrogativi e critiche senza essere in grado di dare risposta alcuna ai cittadini. Ciò ci induce a rivolgere alcune domande al Sindaco e al Presidente della Giulianova Patrimonio che, incomprensibilmente, non si sono premurati di fare alcun tipo di preventiva informazione”.
Una vicenda definita ‘scempio’ dalla Corini che né il sindaco né la Giulianova Patrimonio hanno segnalato: “Di nuovo il patto istituito con i Comitati di quartiere e supportato da un regolamento che lo stesso Consiglio Comunale a suo tempo ha approvato, è stato disatteso. Ricordiamo, se ce ne fosse bisogno, che il verde rientra in un ecosistema vitale per città e, come tale, va conservato, protetto ,curato, preservato e, se impossibile, sostituito. Il verde ribadiamo ha funzioni ecologiche, sanitarie, igieniche, protettive, ricreative, estetiche , storiche, didattiche….. Se ben gestito, in mano a sapienti esperti, può essere mantenuto anche con pochi mezzi , soprattutto con interventi tempestivi e non quando il malato è morto. Certo è più facile e sicuramente anche più economico abbattere che curare o meglio ancora prevenire, ma ,a lungo termine, la prevenzione, così come per gli uomini, anche per la vegetazione premia in costi e benefici”.
“Ricordiamo a tutti che già troppi danni sono stati fatti e perciò a gran voce chiediamo che tutto ciò finisca ed una nuova consapevolezza del bene comune nasca”, conclude il presidente del Comitato.