“Noi, a differenza di chi – spiega il Comitato No Daspo – vuole imporre misure restrittive alla città, non facciamo le cose di nascosto, rinchiusi in qualche sede istituzionale o in conferenze stampe solo per giornalisti e forze dell’ordine. La mobilitazione dal basso che stiamo costruendo, contro il Daspo urbano, guerra ai poveri, sgomberi e misure repressive, cresce di giorno in giorno”.
“Ci si vede sabato in piazza per una giornata importante, per cercare di fermare le prigioni che vogliono costruire nelle città, con l’istituzione di zone rosse e con normative ancor più afflittive. Per un territorio solidale. Per la libertà di tutti e tutte”, concludono gli organizzatori.