il Cittadino Governante ricorda che “dopo la devastazione della sede nazionale della CGIL, ha presentato lo scorso 17 ottobre la Mozione per scioglimento di Forza Nuova e di tutti i movimenti politici di chiara ispirazione neofascista. La maggioranza di destra, da una parte, Francioni di Fratelli D’Italia e il leghista Mastrilli, dall’altra, hanno presentato solo l’8 novembre, giorno del consiglio comunale, due emendamenti nella sostanza soppressivi e sostitutivi della mozione del Cittadino Governante; di fatto due nuove mozioni che, secondo il regolamento, si sarebbero dovute discutere nel successivo consiglio in quanto non avevano ad oggetto lo scioglimento di Forza nuova e introducevano un altro tema”.
“Dopo il dibattito – aggiunge – la destra presente (e compatta) in consiglio, presa dal panico di dover esprimersi sulla mozione del Cittadino Governante, volendo evitare di apparire filofascista ma al contempo determinata a non volerla votare, ha trovato l’espediente di rinunciare alle proprie mozioni e di fare un emendamento integrativo che sa di ignoranza, arroganza e spregiudicatezza politica nell’uso a proprio piacimento della massima assise civica: aggiungono alla mozione del Cittadino Governante la seguente frase: ‘adottare interventi necessari per procedere contro tutte le realtà eversive ed anarchiche’. La Costituzione vieta in maniera esplicita la riorganizzazione del partito fascista ma non vieta l’esistenza di nessun altro partito o associazione (tranne ‘le associazioni segrete e quelle che perseguono, anche indirettamente, scopi politici mediante organizzazioni di carattere militare’) e tantomeno il pensiero filosofico e politico dell’Anarchismo. Usando la forza bruta dei numeri la maggioranza ha approvato la mozione con l’integrazione che snatura quella originaria del Cittadino Governante e che contiene un’affermazione assurda sotto il profilo della cultura politica e quindi irricevibile. Con questa mossa hanno eliminato dalla votazione la mozione originaria presentata dal nostro gruppo consiliare. Per non essere costretti a votare contro la propria (nostra) mozione, non votabile perché sfregiata e snaturata, i consiglieri del Cittadino Governante sono dovuti uscire dall’aula. Ecco i fatti accaduti che ci raccontano di quanto sono autoritarie, antidemocratiche e spregiudicate nelle istituzioni, oltre che carenti sul piano della cultura politica, le persone che hanno in pugno il Comune di Giulianova.”
L’associazione ricorda inoltre che “da quando ci sono loro a Giulianova non si festeggia più il 25 Aprile, la festa della Liberazione. Inoltre colpisce l’uso scorretto che fanno delle comunicazioni istituzionali: in questa circostanza immediatamente dopo il consiglio è stato diffuso un comunicato dal contenuto finalizzato a stravolgere i fatti e pieno di insulsi attacchi personali ai consiglieri Ortolani ed Arboretti, ai quali va la nostra solidarietà ed il nostro sostegno. Se detto comunicato è riconducibile alla figura dell’addetta stampa che viene pagata con soldi pubblici, va detto che questa non può scendere nella polemica politica e tanto meno avventurarsi in considerazioni tese a screditare le forze di opposizione. Cari concittadini riflettiamo bene: ora che li conosciamo bene li possiamo evitare!”, conclude Il Cittadino Governante.
Alla nota dell’associazione di cultura politica giuliese ha replicato il Sindaco Jwan Costantini: “Lapidaria l’affermazione pubblicata sul web: ‘Da quando ci sono Costantini e i suoi, a Giulianova non si festeggia più il 25 Aprile’. Innanzitutto quanto affermato è palesemente falso. Nel 2020, ovvero nel primo anno del nostro insediamento, si era in piena pandemia. Il lockdown totale consentì solo la diffusione di comunicati e l’illuminazione a tema dei monumenti. Quest’anno si è fatto davvero tutto il possibile per conciliare le misure restrittive ed i festeggiamenti. Basta infatti consultare la stampa di aprile, o fare una rapida ricerca internet, per apprendere che l’ Amministrazione comunale, il 25 Aprile 2021, diede luogo ad una manifestazione simbolica, commemorando al cimitero Flaviano Poltrone e Vincenzo Alleva, uccisi da mano nazista, e Maria Teresa Garro, simbolo delle donne morte sotto i bombardamenti degli alleati. E’ stato davvero il massimo, di quanto le restrizioni pandemiche ci hanno permesso di fare. Consigliere Arboretti, in uno Stato di diritto, perchè non prevalga l’anarchia, le regole si rispettano: si onora la patria senza forzare le misure di contenimento sanitario e si tengono i consigli comunali a porte chiuse in obbedienza alle direttive dettate, per lo stesso motivo, dal responsabile comunale della sicurezza. La conclusione a cui si è giunti, adesso, è duplice: o lei e il suo gruppo siete stati colti da una curiosa e imprevedibile amnesia, oppure, nonostante gli ultimi fatti, ancora vi diverte cavalcare l’onda, falsa, dei difensori del progressismo giuliese”.
“Il ricorso a facili scorciatoie, che finiscono per essere solo bucce di banana, dimostra come ‘Il Cittadino governate’ si stia velocemente isolando dentro un estremismo che non fa comodo alla sinistra, quella leale e moderata, e nemmeno alla tradizione democratica di questa città”, conclude Costantini.