Gioventù Nazionale davanti alle scuole di Roseto e Teramo contro le droghe e la Bonino

Roseto. Questa mattina davanti al Liceo Saffo di Roseto degli Abruzzi i militanti di Gioventù Nazionale hanno dato vita ad una manifestazione di sensibilizzazione dopo i recenti fatti di cronaca che hanno visto l’arresto di un pusher fuori dai cancelli del Polo Liceale, trovato poi in possesso di mezzo chilo di hashih.

 

I manifestanti hanno srotolato uno striscione con su scritto “Erba? Roba da conigli!” e distribuito dei volantini agli studenti di sensibilizzazione sul tema della droga.

“siamo qui questa mattina per ribadire il nostro No alla droga e a ogni dipendenza – dichiara Gianluca Ragnoli Presidente Provinciale di Gioventù Nazionale  – oggi, anche per colpa dei media e di una campagna mediatica continua a favore della liberalizzazione delle droghe leggere, lo spinello è visto come se fosse un gioco e nell’opinione pubblica soprattutto tra i giovani prende sempre più piede l’assioma che la legalizzazione sia evoluzione e chi la combatte, come noi, un retrogrado, niente di più sbagliato invece: dati scientifici alla mano dimostrano quanto sia pericolosa l’assunzione anche saltuaria di queste sostanze e quanto oggi sia doveroso combatterle e che la fantomatica equazione liberalizzazione = lotta alla mafia sia una barzelletta come sosteneva anche il grande Paolo Borsellino, primo sostenitore della battaglia contro ogni tipo di declassamento delle droghe e liberalizzazione delle stesse. Per questo oggi siamo qui, per ribadire che c’è un futuro diverso per i nostri ragazzi, un mondo da vivere davvero senza il falso aiuto di sostanze stupefacenti che rendono solo schiavi”.

A Teramo invece i ragazzi di Gioventù Nazionale hanno protestato contro l’assegnazione dell’onorificenza di Ateneo “Guido II degli Aprutini” a Emma Bonino la quale è stata accolta al suo ingresso da decine di militanti che innalzavano lo striscione “Bonino: Soros, €uropa, Ius Soli e aborti, D’Amico premia chi ci vuole morti”.

“Il rettorato di Luciano D’Amico si conclude nel modo che rispecchia di più la sua gestione personalistica dell’Ateneo, con il più classico dei fervorini al centrosinistra e alla sua ‘intellighenzia radical chic'”, commenta Francesco Di Giuseppe organizzatore della protesta vice Presidente Nazionale di Gioventù Nazionale e dirigente Nazionale del partito di Giorgia Meloni.

“Leggiamo – continua – dal regolamento dell’ordine al merito dell’Ateneo ‘Guido II degli Aprutini’ istituito nel 2015 che l’onorificenza spetta a chi si sia distinto per lodevoli iniziative a carattere sociale, civile, istituzionale o che abbiano con la loro opera virtuosa contribuito a ad accrescere il decoro del territorio aprutino, ci chiediamo quindi cosa abbia spinto il Rettore D’Amico a consegnare questo premio alla Bonino. E’ forse lodevole, per D’Amico, essere responsabile di migliaia di aborti clandestini con il metodo Karman? E’ forse lodevole, per D’Amico, essere a favore della legalizzazione delle droghe? E’ forse lodevole, per D’Amico, cambiare casacca ad ogni tornata elettorale? E’ forse lodevole, per D’Amico, fare parte del gruppo Bildenberg ed essere al soldo del noto speculatore George Soros? E’ forse lodevole, per D’Amico, essere una forte sostenitrice delle guerre mascherate da ‘interventi umanitari’ come in Ex Jugoslavia, Afghanistan, Iraq e Libia? E’ forse lodevole, per D’Amico, inneggiare ad una invasione di 160.000 immigrati per supplire alla crisi demografica dopo le sue mille battaglie non certo a favore della natalità e della famiglia? E’ lodevole, per D’Amico, essere a favore della cessione di sovranità nazionale per un’Europa non dei popoli ma dello strozzinaggio bancario e della tecnofinanza? Chiediamo a D’Amico di non utilizzare più l’Università degli Studi di Teramo come una sua dependance e di usufruire d’ora in poi del salotto di casa per premiare quelle che solo lui ritiene figure encomiabili e per incontrare i suoi amici di partito come il Vice Presidente del Csm Legnini, ormai in rampa di lancio per la candidatura a Presidente della Regione Abruzzo con il centrosinistra, per discorrere con più serenità dei suoi problemi derivati dal recente doppio incarico in TUA e Università e del rinvio a giudizio per peculato e di avere rispetto per quell’Ateneo che a dispetto del clamore mediatico scaturito dal presunto “nuovo corso” intrapreso dal suo rettorato ha in realtà perso dall’inizio del mandato, ad oggi 1048 studenti, passando dai 6858 studenti del 2013 alle 5810 matricole dell’anno in corso come emerge dall’anagrafe nazionale degli studenti del MIUR”.

“Ci auguriamo che con il nuovo Rettore Mastrocola l’Università degli Studi di Teramo torni ad essere quel luogo di eccellenza accademica che, fino a pochi anni fa, la rendeva fiore all’occhiello nel panorama Nazionale”, conclude Di Giuseppe.

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