Sant’Egidio alla Vibrata. Il passaggio da un anno all’altro è, storicamente, tempo di bilanci. Quelli che fanno i due consiglieri comunali (Annunzio Amatucci e Alessandra Lucidi), che dopo l’uscita dall’esecutivo hanno dato vita al gruppo Risorgi Sant’Egidio.
Un anno inevitabilmente condizionato dalla pandemia “ma ulteriormente aggravato da una attività amministrativa cieca e approssimativa”, scrivono i due ex assessori che ha dispiegato i suoi nefasti effetti, purtroppo, sui nostri cittadini”.
Arrivano giudizi negativi su una serie di eventi e iniziative che si sono susseguiti nel corso dei mesi, ma non solo.
”Eventi estivi organizzati negli ultimissimi giorni della stagione, senza una programmazione vera e propria, ma solo come reazione ai commenti negativi che si leggevano a più non posso sui vari social. Dopo una serie di fiere annullate, solo per evitare anche qui ulteriori polemiche, il Sindaco ha organizzato la Fiera di Natale senza però consultare le associazioni di categoria, penalizzando il corso principale del paese e scatenando le giuste rimostranze delle tante attività commerciali ivi presenti”, si legge ancora.
Luminarie. Nel mirino del gruppo consiliare finisce anche l discorso legato alle luminarie.
“Non contenti”, prosegue la nota, “si sono permessi il lusso di spendere quasi il doppio rispetto al 2020 per le luminarie, riuscendo però nella difficile impresa di ridurre sensibilmente il numero dei punti luce, penalizzando anche in questa occasione una parte importante del corso principale del paese che ospita più di 25 attività commerciali”.
Biblioteca. Sulla questione della biblioteca comunale, Amatucci e Lucidi evidenziano che la chiusura non è legata al momento pandemico.
”La persistente chiusura”, dicono, “è dovuta ad un mancato accordo di tipo economico (parliamo di pochi euro) tra il Sindaco e la Cooperativa Sociale Orizzonte che, tra i vari servizi, era responsabile pure della gestione della biblioteca con personale qualificato. Questo mancato accordo, oltretutto, ha segnato la fine delle attività della Cooperativa stessa operante nel nostro territorio da più di 20 anni (con la conseguente perdita di posti di lavoro per diverse famiglie santegidiesi). Per non parlare della serie infinita di pessime figure a livello mediatico in seguito a dichiarazioni e interviste rilasciate dal Sindaco che hanno regolarmente screditato la nostra comunità”.
L’appello politico. “Per il bene della nostra cittadinanza e dei nostri cittadini, ribadiamo pertanto con forza ai sei superstiti rimasti su questo treno amministrativo, dal quale ormai fanno a gara a scendere e sul quale nessuno è invece più disposto a salire nonostante l’offerta di biglietti gratuiti, di assumersi le proprie responsabilità e di porre fine a questo stillicidio politico ed amministrativo che la nostra comunità assolutamente non merita”.