Il candidato sindaco di Teramo, Carlo Antonetti, appoggiato anche dalla coalizione di centrodestra, illustra le sue idee circa il rilancio del turismo in città.
“Nel mio programma ho previsto un piano di dinamizzazione turistica, per mettere a sistema il patrimonio storico e artistico con le aree di grande ricchezza naturale, la tradizione culinaria e la cultura dell’ospitalità. Per quel che concerne il turismo laico, è necessario valorizzare e utilizzare la posizione baricentrica di Teramo rispetto ad importanti attrattori quali la montagna e il mare. Teramo è “un tesoro nascosto”. Senza un monumento – cartolina, i turisti possono scoprire tutta la città, apprezzandone i pregi diffusi e creando una personale esperienza, camminando nelle vie cittadine, mangiando qualcosa nei tanti locali, visitando i diversi siti diffusi nel centro storico. A partire dalla sua identità, occorre posizionare Teramo come una vera piccola città italiana, dove si può sperimentare lo stile di vita italiano e sentirsi accolti come residenti temporanei. La nostra proposta: definire, sulla base di una ricerca dalle solide basi scientifiche, una precisa identità urbana da vendere ai turisti; creare una struttura interna per accogliere e organizzare i flussi; curare i luoghi di Teramo dotati di atmosfera (palazzi, strade, vicoli, chiese, siti,…) e la messa a punto di percorsi culturali/artistici che raccontano la città; definire l’offerta di esperienze diversificate: Teramo può essere cibo, cultura, musica, ambiente, shopping”.
Per il turismo culturale, “la Teramo archeologica è un patrimonio del quale dobbiamo andar fieri, ma che non può essere abbandonato a sé stesso. Nelle nostre aree archeologiche, oggi, manca un’adeguata segnaletica turistica, mancano supporti tecnologici (audioguide con Qrcode, ad esempio), spesso mancano anche i custodi che ne garantiscano l’apertura. Nel mio programma c’è una traccia che intendo seguire, quella lasciata dall’indimenticabile Walter Mazzitti, che “progettò” la Teramo archeologica. Ripartiremo da lì, con il necessario supporto della Soprintendenza”.
Infine, per il turismo religioso, “ la presenza di un ricco patrimonio a carattere religioso, sia in città che nelle frazioni e la collocazione geografica, fanno di Teramo un crocevia per la scoperta di altri siti religiosi (la scala santa di Campli, i Santuari di San Gabriele e della Madonna dello Splendore, le abbazie del Vomano/Mavone, le pievi di montagna,..). Il progetto prevede di costituire un Parco Culturale Ecclesiale, per mettere in rete chiese, mostre temporanee, convegni, iniziative culturali, pellegrinaggi, feste patronali, processioni e presepi viventi, cammini e itinerari studiati anche per essere fruiti in modalità lenta. Specifici accordi di collaborazione con tour operator specializzati e con l’Opera Pellegrinaggi saranno attivati per favorire la promozione di questa nuova offerta turistica della città”.