Roseto. “Il sistema elettorale comporta la ricerca di alleanze e l’urgenza di scegliere con chi voler creare un nuovo percorso amministrativo a Roseto”.
Lo ha dichiarato Mario Mazzoni, il coordinatore locale Europa Verde, spiegando di volere “che ‘i sogni non restassero sogni’ pertanto ci sentiamo di appoggiare la candidatura di Rosaria Ciancaione, una persona che ha fatto un percorso controcorrente, che ha saputo opporsi alle scelte demagogiche imposte, anche quando ciò ha significato decisioni personali non facili, pur di portare avanti il proprio discorso politico. Rosaria Ciancaione ha rinunciato agli agi ed ai privilegi che gli sarebbero venuti restando dentro certi partiti. È stata coerente fino in fondo ed è questo che abbiamo apprezzato. Si presenta per una coalizione e desidera portare avanti i nostri programmi, i nostri progetti, il nostro modo di vedere il mondo. Il perché di una scelta”.
“Visto come stanno andando – aggiunge – le cose a livello globale e locale, sentiamo il dovere civile di non ‘lasciar fare’, di non poter più restare ad osservare passivamente i giochi di potere, le contraddizioni e le promesse vane. Sui temi a noi cari (ambiente, lavoro, problematiche giovanili, emarginazione sociale e disagio anziani), abbiamo troppe volte, salvo rare eccezioni, dovuto constatare che ai proclami non sono seguiti i fatti”.
Abbiamo assistito alle posizioni assunte dai partiti e dai consiglieri su tali questioni e dobbiamo prendere atto che: Nel lavoro c’è una crisi che va ben al di là delle medie nazionali, ma nessuno ne parla. Può esserne un esempio la vicenda del trasferimento di alcune linee di lavorazione della Rolli. Cosa comporta e cosa comporterà? Salvo qualche eccezione, tutti hanno minimizzato o finto di non capire la questione. In merito alle problematiche giovanili, una buona fetta delle nostre nuove generazioni ci chiede aiuto e nessuno la ascolta. In quanto alle nuove opere: alcune ciclabili sarebbero impraticabili ai più, basti pensare a quella che dovrebbe passare per la ‘rampa’ di via Mincio, invece di sfruttare il percorso alternativo pianeggiante davanti a Rolli. Il centro per il riuso ed il riciclo? Un’opera meritoria da noi sempre auspicata che l’amministrazione comunale è riuscita a collocare nel luogo più infelice possibile (vicino a scuole, impianti sportivi, abitazioni, zone commerciali) e in quello logisticamente più sbagliato. Una scelta ‘assurda’ rispetto a quella vicino all’autostrada, più volte proposta. A rendere tutto più paradossale c’è il fermo lavori dovuto alla mancata effettuazione dei sondaggi preliminari del sito: la zona era piena di eternit sotterrato clandestinamente! Per la vivibilità urbana e sociale, quali sono gli spazi? Dov’è l’organizzazione di eventi culturali? Giusto qualcosa è stato organizzato grazie all’impegno e al sacrificio di privati ed associazioni. Ciò ha creato l’emarginazione delle fasce più povere e deboli, dei disabili (vedi “Casa Rosa”) e degli anziani dal tessuto sociale della nostra città. Come ignorare la solitudine, per non dire lo stato di “abbandono”, in cui vivono centinaia di persone e a cui solo in occasione del lockdown abbiamo potuto portare generi di prima necessità e/o anche solo una parola di conforto? Ultimo, ma non ultimo, il Piano di Assetto Naturalistico. Abbiamo potuto osservare il vero volto di chi, a parole, parla di sostenibilità, tutela dell’ambiente, ecologia a 360 gradi e poi, nei fatti – salvo, unica eccezione, Ciancaione – lo vota, pur conoscendone le criticità, le contraddizioni e le incongruenze. Tutte le associazioni ambientaliste, Guide del Borsacchio in testa, avevano chiesto un periodo di riflessione, di approfondimento, anche di soli 30 giorni! Niente, sono andati avanti come treni ad adottare un “aborto naturalistico” e a cancellare la zona A di tutela integrale che, di fatto, lo rendeva illegittimo.
“Anche le cosiddette ‘nuove generazioni di politici’, al di là dei proclami e delle dichiarazioni d’intenti che, non vi nascondo, avevano originariamente avuto la mia attenzione ed il mio consenso, alla fine si sono rivelati meri esecutori dei progetti dei soliti ‘tromboni’ della politica locale, ad esclusivo vantaggio dei consueti speculatori immobiliari. Questi ultimi, ad esempio, vorrebbero farsi traslare i diritti edificatori sulla zona della cosiddetta casa ‘Verde’; diritti che, di fatto, lì non esistono più, essendo territorio demaniale. Se ciò avvenisse, un cespite acquistato per pochi soldi, decuplicherebbe d’incanto il proprio valore!
In questo contesto è necessario un candidato sindaco che sia al di fuori dalle ambiguità, del solito sistema del “detto non detto”, del ‘posso fare ma ..devi capire’, del ‘dopo ci penso io ma … intanto votami!’”, conclude Mazzoni.